In Italia c'è un bruttissimo clima. Non da oggi e nemmeno da ieri. Ma almeno da quanto si è instaurato il governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni. Ogni qualvolta che nelle nostre città, centri sociali, violenti e pro-Pal manifestano per ragioni non meglio precisate, c'è sempre un fantoccio del premier o di suoi ministri dato alle fiamme. Nei casi più fortunati, "soltanto" dei cartelli con scritto minacciose, del tipo: "Sparare a un fascista non è reato". Cosa che effettivamente è avvenuta dall'altra parte dell'Oceano, dove l'attivista Charlie Kirk è stato assassinato con un colpo di fucile.
Secondo alcuni, l'odio viene alimentato dai social network: Ed è proprio spulciando X che si possono osservare i commenti più preoccupanti. Un esempio? Tal Luca, in data lunedì 22 settembre, ha postato il seguente messaggio: "Ma possibile che non abbiamo cecchini esperti per far fuori la Meloni e company vi volete organizzare mettetevi d'accordo forza". Insomma, una minaccia piuttosto esplicita che qualcuno potrebbe mettere in pratica.
Charlie Kirk, perché il funerale è un punto di svolta per gli Usa
C’è chi ha dormito nel parcheggio davanti allo stadio. Famiglie intere con ragazzini al seguito. Altri asp...X ha poi sospeso l'account dell'utente perché il suo tweet ha violato le regole della community. Ma la minaccia rimane. "Mi auguro che le segnalazioni abbiano avuto effetto, oppure il pavido democratico e tollerante se l'è fatta sotto e ha cancellato il profilo", ha commentato un altro utente. "Della Meloni non condivido nulla, una vera delusione, MA QUESTA È PURA MER***!!!".
Questo è l’odio politico rosso che sta soffiando sull’Italia.
— Francesca Totolo (@fratotolo2) September 23, 2025
E si sentono talmente impuniti da scriverlo sui social. @rednucIer pic.twitter.com/4tQvWNekB1