Un episodio che ha dell'assurdo quello avvenuto durante l'ultimo consiglio comunale di Genova. "Il capogruppo della Lega a Genova, Paola Bordilli, durante la seduta consiliare ha tentato di chiedere formalmente la sospensione degli aumenti delle tariffe Amt (Azienda mobilità e trasporti) ed è stata espulsa dall'aula dal presidente del consiglio comunale del Pd, indicato dalla maggioranza che sostiene il sindaco Silvia Salis, il quale ha addirittura ordinato l'intervento degli agenti della Polizia Locale", ha raccontato il commissario provinciale del Carroccio di Genova Renato Falcidia.
"Un atto grave e antidemocratico", l'ha definito Falcidia, che ha aggiunto: "Con Salis e sinistra a Tursi è tornato il 'fascismo rosso' e l'intolleranza che non ammettono repliche sulle scellerate scelte della giunta". E ancora: "Se Silvia Salis sogna bus Amt pieni di anziani paganti e pensa che a rimetterci per l'inesperienza e l'incapacità di questa amministrazione debbano essere i genovesi, noi della Lega non ci stiamo. Noi siamo per la libertà e la democrazia, il diritto-dovere di critica e di espressione, che in Comune a Genova sono stati clamorosamente negati. Una pagina di 'fascismo rosso' e intolleranza a Tursi che ci auguriamo non debba ripetersi mai più. Per questo, appoggiamo i capigruppo comunali di centrodestra nella loro richiesta di dimissioni del presidente del consiglio del Pd ed esprimiamo piena solidarietà a Paola Bordilli".
Da Silvia Salis alla pasta: Elly Schlein, tutta la verità in 20 secondi
Venti secondi di gelo e di verità. Non servono parole, a volte: basta guardare negli occhi le persone per compren...Sul caso è intervenuto anche il capogruppo di Forza Italia, Mario Mascia, che ha dichiarato: "Quando si arriva a certi estremi vuol dire che qualcosa nel meccanismo del confronto democratico si è inceppato. Il Regolamento del Consiglio comunale è sacrosanto e va applicato senza se e senza, su questo non si discute, ma noi tutti ben sappiamo che queste regole sono al servizio della democrazia, non viceversa, e pertanto vanno interpretate per consentire l'esercizio del mandato popolare da parte di tutti gli eletti in Consiglio comunale, non certo per frustrarlo". E ancora: "Sennò si arriva all'imbarazzo di dover assistere al prelievo dalla Sala Rossa di una consigliera di opposizione con tanto di effetti personali al seguito". Di qui la solidarietà a Bordilli "ma anche agli agenti della Polizia locale che purtroppo volenti o nolenti si sono ritrovati in aula a dover eseguire questo ordine".




