La sindaca di Genova Silvia Salis pronta a portare in tribunale il ministro dei Trasporti Matteo Salvini insieme a Spea Autostrade, Spea Engineering e Anas. La sua richiesta? Risarcire subito i danni alla città provocati dal crollo del ponte Morandi. In caso contrario si andrà allo scontro. L'accelerazione della prima cittadina si deve probabilmente al rischio che finisca tutto nel dimenticatoio. E le ragioni della sua richiesta sono sia etiche che economiche, dal momento che le infrastrutture del capoluogo ligure hanno bisogno di continua manutenzione.
Inoltre, come si legge su Repubblica, alcuni cavalcavia strategici per la circolazione sarebbero tuttora in condizioni pessime. Non è escluso che il monitoraggio previsto a gennaio possa portare addirittura alla loro chiusura. Lo scorso 7 novembre, dunque, la Salis ha inviato una diffida ai soggetti a vario titolo coinvolti — Autostrade, Spea Engineering, Anas e ministero dei Trasporti — affinché, "entro il termine di sessanta giorni, provvedano al risarcimento di tutti i danni diretti e indiretti, patrimoniali e non patrimoniali, incluso il danno all’immagine, nonché di tutti i costi diretti ed indiretti, maggiorati di interessi moratori e compensativi e rivalutazione monetaria" successivi al cedimento del viadotto Polcevera. Si tratta di una ingiunzione perentoria, con riserva di quantificare nel dettaglio l’importo.




