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Sondaggio-Mentana, umiliazione totale per il campo largo: "Il 54 per cento"

lunedì 1 dicembre 2025
Sondaggio-Mentana, umiliazione totale per il campo largo: "Il 54 per cento"

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Torna il sondaggio del lunedì. Enrico Mentana, durante l'edizione del Tg La7, mostra i numeri dell'ultima rilevazione di Swg del primo dicembre. Questa settimana l'orientamento di voto degli italiani vede il calo di Fratelli d'Italia -0,3 per cento (31,3 per cento), del Partito Democratico e Verdi e Sinistra -0,1 (rispettivamente al 22,2 e al 6,9). In risalita invece il Movimento 5 Stelle e la Lega, entrambi registrano un +0,2. I grillini di Giuseppe Conte si piazzano al 12,7 mentre il Carroccio di Matteo Salvini raggiunge il 6,9. Quarto posto per Forza Italia, che rimane stabile rispetto alla settimana precedente, ossia al 7,9. 

Tra i partiti minori sono stabili Azione (3,3) e Noi Moderati (1,2), in leggera risalita +Europa (1,5) e Altre liste +0,1 per cento, in calo Italia Viva -0,1 (2,4). Aumenta la percentuale di chi non si esprime +1 per cento. Ma a stupire ancora di più è come vedono gli italiani la competitività e la credibilità del "campo largo" come alternativa al centrodestra. La competitività con la coalizione di centrodestra per il 38 per cento sarebbe Molto+Abbastanza, per il 50 invece Poco+Per niente. Insomma, una batosta per piddini e Cinque Stelle. Anche la domanda sulla credibilità dell'alternativa rispetto all'attuale governo di centrodestra è impietosa: il 35 per cento degli italiani ritiene che sia Molto+Abbastanza, il 54 Poco+Per Niente, l'11 non sa. 

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Intanto, solo una settimana fa Swg ha dato un'altra buona notizia al governo. E proprio in merito al referendum sulla giustizia. In questo caso la rilevazione vedeva il 43 per cento degli intervistati "molto informato", il 44 per cento si è detto informato, ma di non sapere bene di cosa si tratta, e solo il 13 per cento ha detto di non aver sentito parlare della riforma. Risultato? L'orientamento di voto di chi intende andare a votare per il referendum sulla riforma costituzionale vede delle differenze tra le intenzioni di voto di luglio 2025 e novembre 2025 con una percentuale di "sì" che supera quella dei "no".