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Otto e mezzo, Alessandro Sallusti: "La differenz tra Draghi e Conte". Travaglio in imbarazzo

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"La differenza tra Giuseppe Conte e Mario Draghi?". Alessandro Sallusti, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 concorda con Marco Travaglio solo su un punto: "Viviamo in un periodo di democrazia sospesa". Secondo il direttore del Fatto quotidiano, anche lui in collegamento, il premier con il suo motto "tiro dritto" ricorda molto pericolosamente Benito Mussolini e il Ventennio fascista. Ma c'è un problema, sottolinea il direttore di Libero smarcandosi nettamente dal collega.

 

 

 

 

"La democrazia è stata sospesa da Conte, che si è dato giustamente i pieni poteri e ha governato il Paese per un anno a botte di Dpcm. Annullando perfino i Cdm, altro che testi scritti prima". "La differenza - aggiunge Sallusti - è che Conte non ha ottenuto alcun risultato, mentre Draghi li ottiene". In una frase e pochi secondi, un sonoro ceffone a Travaglio e al suo punto di riferimento politico. 

 

 

 

 

 

 



"Anche Matteo Salvini si deve adeguare - aggiunge il direttore -, perché è nel patto fondativo di questo governo che comanda Draghi. L'auspicio è che sia una cosa a termine, immaginiamo che la fine di questa democrazia sospesa concida con l'elezione del Capo dello Stato". Quindi una domandina per Travaglio: "Ma com'è che anche Conte e il Movimento 5 Stelle sostengono Draghi in odore di fascismo?".

 

 

 

 

 

 

"Non chiederlo a me, chiedilo a lui - replica il direttore del Fatto, visibilmente in imbarazzo -. Fosse stato per me i 5 Stelle non sarebbero nemmeno dovuti entrare in questa maggioranza". E così arriva pure l'auto-umiliazione di quello che è unanimemente riconosciuto come il consigliere privilegiato dell'avvocato Conte.


 

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