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"Le tre vite di Donato Bilancia", il docucrime di Rai 3 che piace gli Under 30

Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (“Le Tre Vite di Donato Bilancia”) Fa ancora buoni ascolti il documentario realizzato dalla Rai e scritto da Renato Pizzini e Pino Corrias, dedicato a uno dei serial killer italiani più famosi della storia: Donato Bilancia. Ligure, autore di 17 omicidi tra l’ottobre del 1997 e l’aprile del 1998 la sua terrificante vicenda ha totalizzato totalizzando un buon 4.4% di share con picchi oltre il 7% , nella seconda serata di Rai 3. Un docucrime che ha raggiunto oltre il 6% fra gli over 60 ma con una buona penetrazione anche fra gli under 30. Ma perché la vicenda attrae così tanto? Forse perché il racconto gioca sulle tre identità di Renato Bilancia: giocatore nelle bische notturne a Genova, assassino tanto spietato quanto misterioso e infine carcerato, mentre da imputato si racconta agli inquirenti. Anche dopo la sua morte, dovuta al Covid, non si è mai dipanato il mistero delle vere motivazioni che l’hanno spinto ad uccidere. Senza scomodare Paolo Crepet, è possibile che il buon riscontro d’ascolto per un programma in replica sia dovuto al fascino che l’articolazione multiforme del Male esercita sulle persone. Probabilmente incuriosisce la apparente normalità dei killer, di quegli individui che potremmo definire “della porta accanto”, e che poi si rivelano artefici dei gesti più efferati e inaspettati.
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