Torino: surgelati scaduti rimessi sul mercato, cinque condanne

Cronaca
sabato 21 aprile 2012
Torino: surgelati scaduti rimessi sul mercato, cinque condanne
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Torino, 18 apr. - (Adnkronos) - Sono stati tutti condannati oggi a Torino i cinque imputati nel processo per i surgelati scaduti, da anche dieci anni, e che secondo l'accusa venivano rietichettati e poi rimessi sul mercato. Gli amministratori della Salpi Spa, azienda di surgelati di Collegno (To) poi diventata Ristor Spa, erano accusati a vario titolo di frode in commercio e commercio di sostanze pericolose per la salute. Il giudice oggi ha condannato a 3 anni e 4 mesi Laura Formaggio, tre anni per Bruno Bianco, due anni e dieci mesi ad Anna Francone, due anni per Simonetta Vallese e un anno e 7 mesi Gianfranco Formaggio. Il pubblico ministero di Torino Elisa Buffa aveva chiesto pene comprese tra il due e i quattro anni di reclusione. Il giudice ha anche accordato una provvisionale di 10mila euro ciascuno a Slow Food e all'Unione Consumatori, che si erano costituiti parti civili. Gli episodi contestati risalgono al 2008 e al 2010. A inizio maggio del 2008 nelle otto celle frigorifero del magazzino della ditta a Collegno (To), la Guardia di Finanza aveva sequestrato 18 tonnellate di branzini, aragoste e orate surgelate risultate scadute da tempo e pronte per la rietichettatura per essere poi rivendute alla grande distribuzione come fresche. Un episodio che si era ripetuto poi nel maggio 2010: stesso luogo, stesso meccanismo. Questa volta a finire nel mirino dei finanzieri era stata la Ristor, ditta nata sulle ceneri della Salpi Spa: nello stesso magazzino di Collegno le Fiamme Gialle trovarono oltre 400 chili di prodotti ittici scaduti. Secondo la ricostruzione dell'accusa le aziende avevano messo in piedi un circolo in cui in pratica non veniva mai buttato nulla e i prodotti venivano rietichettati come freschi e rimessi in commercio. Tra le partite di surgelati sequestrati, anche pesce scaduto nel 1998.