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La Polverini mette i sigilli alla sede regionale di via Poli

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Il Governatore del Lazio pensa di chiudere il complesso distaccato. Tagliate anche autoblu, utenze telefoniche e Asl

Roberto Amaglio
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Stringe ulteriormente il cordone del borsellino Renata Polverini. Riposte in garage 11 delle 36 auto blu e con l'intenzione di portare le utenze telefoniche aperte dalle 175 attuali alle 100, la giunta del Governatore Renata Polverini sta pensando nei prossimi mesi di ridisegnare anche la mappa delle sue sedi locali: al centro delle attenzioni dell'ex sindacalista della UGL, la sede del Consiglio regionale di via Poli e altre sedi distaccate, le quali potrebbero venire chiuse. "In fondo stiamo così bene nella sede di via Rosa Raimondi", ha affermato la Polverini. Affermazioni fatte insieme all'assessore al Bilancio Stefano Cetica, a margine della presentazione della manovra di assestamento di bilancio. Numeri e azioni – Per quanto riguarda i conti della Regione, Stefano Cetica ha ricordato come il bilancio abbia una voce d'uscita di 20 milioni di euro l'anno proprio per l'affitto degli immobili. Necessaria quindi la ridiscussione del patrimonio immobiliare. Inoltre, per ridurre le spese vive dell'ente (gestione, personale, ecc.), l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio ha approvato inoltre diverse delibere volte a determinare un risparmio di circa quattro milioni di euro rispetto agli otto attuali. Per riuscirci, si legge nel documento presentato dal presidente Mario Abbruzzese, si punterà sull'informatizzazione dei documenti. Sanità – Come si sa, però, il vero tallone d'Achille per i conti pubblici della Regione Lazio è la sanità. In tal senso, i piani della giunta Polverini sono quelli di riorganizzare le Asl (riducendole da 12 a 8) e di trasformare i piccoli ospedali regionali in presidi territoriali di prossimità, riconvertendo i posti letto in eccesso in Rsa. Inoltre la Giunta Regionale ha approvato una norma sull'accreditamento che stabilisce criteri unici per accreditare strutture sanitarie e sociosanitarie: l'obiettivo è razionalizzare le oltre 7000 pratiche provvisorie attualmente in vigore.

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