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Gioia Montezemolo, si porta a casa il premio: un "Casco d'oro"

Andrea Tempestini
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Mezzo secolo di campioni, storia, velocità. È andata in scena a Milano, all'Auditorium Pirelli, la 50esima edizione dei Caschi d'Oro, prestigioso premio di Autosprint. Consegnati due tipi di riconoscimenti: i Caschi d'Oro Legends, per i miti del motorsport, e i “classici” Caschi d'Oro iridati e tricolori. L'Oscar alla carriera è andato sul piano manageriale a Luca Cordero di Montezemolo, presidente protagonista dell'epopea Ferrari riportata ai fasti di un tempo con Schumacher al volante. Premiati anche Mario “Piedone” Andretti, Carlos Sainz senior, e alcuni piloti che hanno caratterizzato la loro epoca: Andrea De Adamich (Casco d'Oro anni '60), Sandro Munari (Casco d'Oro anni '70), Alessandro Nannini (Casco d'Oro anni '80), Emanuele Pirro (Casco d'Oro anni '90), Tonio Liuzzi (Casco d'Oro anni 2000) e Giancarlo Minardi (ex costruttore di F1). Il Casco d'Oro tricolore è andato a Antonio Giovinazzi, miglior pilota italiano nel Motorsport (F3), quello d'argento a Luca Ghiotto, miglior pilota italiano nel motorsport (GP3), quello di bronzo ad Andrea Crugnola, miglior pilota italiano nei rally (WRC3). Premiati infine per il contributo tecnologico nel mondiale F1 la Pirelli e la Brembo Freni.

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