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‘Diabete integra', la nuova l'appche migliora la cura del paziente

Si tratta del primo Progetto sul territorio dell'Ats Città metropolitana di Milano - preswentato da Motore sanità - che dà al Mmg, allo specialista, e al paziente affetto da diabete mellito, uno strumento d'integrazione ospedale-territorio

Maria Rita Montebelli
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Migliorare l'interazione tra il medico di medicina generale e lo specialista per aver più cura del paziente diabetico, da oggi a Milano è possibile grazie al progetto “Diabete integra”. È la prima iniziativa dell'Ats Città metropolitana di Milano, uno strumento che migliora l'integrazione ospedale-territorio. Il Progetto promosso da Fimmg Lombardia, Sifmed (Scuola italiana formazione ricerca medicina di famiglia) e il Reparto Diabete dell'Asst Fatebenefratelli Sacco, è stato realizzato grazie al contributo non condizionato di AstraZeneca. “La Regione Lombardia, attraverso il proprio modello di governance che intende superare la frammentazione dei servizi, vuole realizzare un'effettiva integrazione del percorso del paziente, al di là dei classici strumenti di razionalizzazione e razionamento dell'offerta. In quest'ottica, la risposta assistenziale va programmata in funzione della domanda di salute, diversificata per tipologie specifiche di pazienti e personalizzata in base ai bisogni individuali e al contesto familiare e sociale”, dichiara Giulio Gallera, assessore Welfare - Regione Lombardia. Il Progetto si suddivide in 4 diverse modalità: Prossimità diabetologo, Liste d'attesa zero, App Diabete Integra e Raggiungimento outcom clinici. “L'App Diabete Integra è uno strumento innovativo ed integrato con la piattaforma della presa in carico, grazie al quale è possibile l'interazione tra il medico di medicina generale che segue il paziente complessivamente e che redige il Pai (Piano Assistenziale Individuale) e lo specialista. Gli obiettivi sono di migliorare gli outcom clinici attraverso una miglior aderenza del percorso di cura di cui la terapia ne è parte, una riduzione dei ricoveri ospedalieri, delle liste d'attesa e dell'inappropriatezza. L'idea è quella di utilizzare la piattaforma della presa in carico e la App per consentire allo specialista diabetologo l'accesso alle informazioni contenute nel Pai redatto dal medico di medicina generale e di consentire allo specialista stesso di inserire osservazioni e suggerimenti, oltre alla proposta di terapia”, dice Gabriella Levato, segretario generale regionale Fimmg Lombardia. Paolo Fiorina, direttore Malattie endocrine e diabetologia Asst Fatebenefratelli Sacco spiega: “Con la prossimità del diabetologo vogliamo creare una rete capillare di ambulatori sul territorio milanese da parte dell'ASST Fatebenefratelli Sacco, per garantire una maggior integrazione con il territorio e la figura del medico di medicina generale per migliorare la presa in carico globale del paziente diabetico e raggiungere così gli outcom ottimali clinici e gestionali”. “Grazie al Progetto Diabete Integra le liste d'attesa saranno ridotte praticamente a zero per la prima visita diabetologica e successivamente anche per quella di controllo. Dobbiamo mettere in funzione un modello in cui la presa in carico si basi sulla capacità di mettersi a “fianco” del paziente, accompagnandolo ed indirizzandolo, in una logica di vera e unica responsabilità di presa in carico”, racconta Davide Lauri, presidente Cmmc - Cooperativa Medici Milano Centro. (ANNA CAPASSO)  

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