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Meteo, Paolo Sottocorona: "Riscaldamento globale, cosa può accadere tra 10 anni"

Caterina Spinelli
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«Parliamo del tempo?». Paolo Sottocorona ci è abituato. Fiorentino, classe '47, ingegnere, è il gran visir del meteo di La7, spalmato in tutto il palinsesto da Coffee Break all' Aria che tira. Se un giornalista lo chiama, soprattutto nel cuore della stagione estiva, lui pensa che sia a caccia di previsioni per organizzare i week end. La conversazione si sposta anche su temi più alti e lui ha a cuore smascherare le fake news del suo settore. Ma prima di parlare di riscaldamento globale ed ecologia, partiamo dall' Abc. Che estate sarà? «Allora, faccio una dovuta premessa. Le previsioni del tempo come noi le intendiamo sono quelle su domani, dopodomani, a breve termine. Dopo sette giorni non hanno alcun valore. Nello specifico: a cinque giorni sono attendibili il 65%, a sette giorni del 50%. Dopo, zero. Se io le dico che tempo farà la settimana prossima, faccio un azzardo». Dunque chi prevede come sarà agosto, mente? «Non ha nessun senso. O meglio, fa un' analisi di tipo statistico climatologico di larga scala, ossia se le temperature saranno sottomedia o sopramedia. Chi vi dice che a Ferragosto piove dice sciocchezze, fake news per fare cliccare». Maggio è stato freddo, giugno ha avuto picchi caldissimi. Cosa vuol dire? «Sono anomalie che possono succedere. Nulla di sensazionale. Certo, il fatto che ogni due anni ci siano dei record di caldo, è un segno». Di cosa? «Del riscaldamento globale». Dunque esiste? «Hanno provato a smentirlo ma esiste. Mediamente si andrà in quella direzione. Bisogna rasserenarsi, i dati sono dati». Ci spieghi. «Nella media globale, dunque non parziale - l' Italia, l' Europa - la temperatura tendenzialmente sta salendo. Qualcuno dice: ma non è colpa dell' uomo. Ok, ci può essere anche una componente astronomica, ma una parte di responsabilità è dell' uomo. E comunque, anche solo nel dubbio, bisogna intervenire. L' uomo, 150 anni fa, ha fatto una cosa mai avvenuta prima: ha iniziato a bruciare combustibile, carbone, petrolio. Prima bruciava solo la legna. L' aumento delle temperature, sarà un caso?, è avvenuto». Gli scettici dicono che fenomeni simili avvenivano anche millenni fa. «Un tempo l' uomo si spostava: migrava a Nord o a Sud. Adesso cosa facciamo? Spostiamo Roma? O Venezia? Il problema c' è. Ci sono alte probabilità. Poniamo che in cento anni il pianeta si riscaldi mediamente di due gradi: l' Italia e il Mediterraneo, per la loro posizione, si alzerebbero di due gradi e mezzo, ossia più della media». Cosa si può fare? «Greta Thunberg dice cose giuste ma altre impossibili. Per esempio: non è pensabile che in cinque anni smettiamo di prendere gli aerei. Bisogna fare tutti qualcosa di buon senso. Io tra 50 anni non ci sarò ma i miei nipoti sì. La politica deve fare qualcosa». Lei però in una recente intervista ha parlato di imminente glaciazione. Non è in contraddizione con il riscaldamento globale? «No. Uno dei probabili effetti dei riscaldamento globale è l' interruzione della Corrente del Golfo, teoria spiegata dal climatologo Vincenzo Ferrara. Una teoria non peregrina. Lo scioglimento dei ghiacci del Polo Nord cambia la salinità delle acque perché al Polo Nord l' acqua è più dolce. È questo cambiamento potrebbe interrompere la Corrente del Golfo. La conseguenza sarebbe un forte abbassamento delle temperature sul Regno Unito e sulla Scandinavia. Nel giro di 5 o 10 anni potremmo avere una piccola era glaciale su queste due aree». Questo mentre in Italia, come diceva prima, le temperature saliranno. «Il Mar Mediterraneo è troppo lontano dal Mare del Nord e non rientra in questo scenario». Torniamo alle fake news sul meteo? «"Nevicherà a Ferragosto" fa cliccare, pure io lo farei. Oggi si è disposti a credere a tutto, è la sindrome del "io c' ero". Si tratta di procurato allarme. Prima o poi qualcuno interverrà. In sostanza, diffidate dalle previsioni troppo in là con il tempo». Senta, ma in famiglia e tra amici, le chiedono sempre solo del meteo? «Neppure tanto. Più che altro mi chiedono dei cambiamenti climatici nella speranza che io dica loro: "Tranquilli, non è come dice Greta. Che ribadisco: dice cose giuste, anche se estreme. È idealista"». E per strada? Le rinfacciano mai una previsione sbagliata? «Magari qualche battuta tipo: "A Sottocorò, avevi detto che pioveva!"». Dica la verità, lei non va mai su Internet a vedere il meteo? «Mai. Le previsioni me le faccio da solo. Così se sbaglio non me la prendo con nessuno... In realtà sul tempo sono fatalista: accetto quello che c' è. Non me la prendo». di Alessandra Menzani

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