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Covid, "aumenta la presenza nell'aria". Studio-choc sulle varianti, come viaggia la pandemia: l'incubo peggiore

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Brutte notizie sul fronte del Coronavirus. Complice la Variante Delta, il virus si starebbe evolvendo e starebbe migliorando la propria capacità di diffondersi nell'aria. E' il risultato di una ricerca americana dell'Università del Maryland, che ha analizzato i dati sulle persone contagiate con la Variante Alpha, quella che che innescato la devastante seconda ondata in Gran Bretagna. I positivi erano in grado di "espellere" nell'aria fino a 100 volte più virus rispetto al ceppo originario di Wuhan, spiega il Messaggero. "E di conseguenza, seppur ancora non dimostrato ufficialmente, la Variante Delta sembra che riesca a trasmetterlo ancora più velocemente". 

 

Secondo il responsabile dello studio, il professor Don Milton, le varianti continuano "a migliorare la diffusione del virus nell'aria" e questa ovviamente è una pessima notizia per l'uomo. Anche perché la staffetta tra varianti sempre più aggressive e diffusive è ormai una costante. La Alpha, poi conosciuta come "variante inglese" è diventata dominante in Inghilterra a gennaio e negli Stati Uniti a marzo, ma già in luglio la Delta l'aveva spodestata. E tra qualche mese, temono gli esperti, potrebbe essere il turno della iper-contagiosa Variante Mu. 

 

Tecnicamente, lo studio poi pubblicato sulla rivista Clinical Infectious Diseases ha esaminato 49 persone contagiate da Variante Alpha e da ceppi precedenti del virus, asintomatiche o con sintomi lievi, tra maggio 2020 e aprile 2021. Dopo aver respirato in un'auto per 30 minuti senza mascherina e 30 minuti con la protezione, i volontari hanno ripetuto l'alfabeto e cantato "buon compleanno" per tre volte. Risultato: la quantità di virus espirata dalle persone infette è stata da 43 a 100 volte superiore rispetto ai ceppi precedenti. 

 

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