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Covid e fertilità, "spermatozoi compromessi": il nuovo drammatico effetto collaterale, quanto dura la condanna

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Motilità e conteggio degli spermatozoi compromessi a causa del Covid. È questo il preoccupante esito a cui è giunta la ricerca condotta dal Genk Institute for Fertility Technology, in Belgio, e pubblicata sulla rivista Fertiliy and Sterility. Gli studiosi confermano che nello sperma degli uomini guariti non c'è alcuna traccia del virus, ma i suoi effetti possono durare almeno tre mesi. Su 118 uomini, infatti, tra 18 e 70 anni che hanno contratto il Covid durante la prima ondata, lo sperma di nessuno di loro ha mostrato tracce del virus. Un risultato confermato a 53 giorni dall'infezione.

 

 

Tuttavia motilità e conteggio degli spermatozoi risultavano parecchio compromessi nel breve periodo e il problema perdurava anche dopo due mesi. Più nel dettaglio, è stata riscontrata una motilità ridotta nel 60 per cento dei testati entro 1 mese dall'infezione, nel 37 di quelli testati tra 1 e 2 mesi e nel 28 degli uomini esaminati oltre 2 mesi dopo la malattia. Il numero medio di spermatozoi è risultato invece ridotto nel 37 per cento degli uomini testati entro 1 mese, nel 29 degli uomini testati tra 1 e 2 mesi e nel 6 del campione esaminato oltre 2 mesi dopo l'infezione.

 

 

La ricerca ha dunque dimostrato che il 25,4 per cento delle persone esaminate aveva pochi spermatozoi (oligozoospermia), il 44,1 aveva un'alta percentuale di spermatozoi ma poco mobili (astenozoospermia) e il 67,0 per cento aveva spermatozoi affetti da qualche malformazione (teratozoospermia). Di tutti coloro che sono stati esaminati, solo il 24,6 aveva parametri spermatici normali in termini di concentrazione, motilità e morfologia. Lo studio comunque precisa che aver avuto la febbre e sintomi manifesti e tipici del coronavirus, non influiscono. E il vaccino che effetto ha? Nulla di preoccupante. "Poiché i vaccini contengono mRNA e non il virus vivo – spiegano dall’Università di Miami –, è improbabile che il vaccino influisca sui parametri dello sperma. Sebbene questi risultati abbiano mostrato aumenti statisticamente significativi in tutti i parametri spermatici, l’entità del cambiamento rientra nella normale variazione individuale". Polemica chiusa.

 

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