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Dengue, Bassetti sull'allarme in Italia: "Preoccupa la diffusione di ritorno"

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La diffusione del virus Dengue fa scattare l'allerta anche in Italia. Già nei giorni scorsi sono state innalzate le misure di vigilanza negli aeroporti di Roma nei confronti di quegli aerei provenienti, e delle merci importate, dai Paesi in cui è "frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia". Tra questi c'è il Sudamerica: prima l'Argentina e ora il Brasile. Quanto basta a far credere a Matteo Bassetti che "stiamo assistendo a una tropicalizzazione delle città". 

Intervistato dal Riformista, il direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova non esclude che il fenomeno possa allargarsi anche all'Europa e all'Italia. Il motivo? Gli spostamenti. "Molte persone viaggeranno fino alla prossima settimana per il carnevale di Rio e quindi si potrebbe avere un fuoco di ritorno se una zanzara tigre punge una persona infetta e la diffonde di ritorno". E non sarebbe neppure la prima volta, visto che "nel nostro Paese abbiamo già avuto dei casi di infezione autoctona su persone che non sono state all'estero. Potenzialmente c'è il rischio di avere un focolaio anche qui". 

 

 

Per questo il plauso dell'infettivologo va al ministero della Salute, che ha già diffuso una circolare per mettere in guardia sul virus. "È un ottimo punto di partenza - lo definisce -, anche se forse varrebbe la pensa dare linee di indirizzo su cosa fare. La tecnologia oggi ci può permettere di sapere chi viaggia dall'Italia al Brasile e viceversa: a loro si possono mandare dei messaggi sul telefono informando sulla Dengue". Tra i sintomi che causa quest'ultima febbre alta, cefalea, dolore muscolare e articolare.

 

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