Meteo, smascherata la bufala dei 500 morti per il caldo

di Pietro Senaldidomenica 20 luglio 2025
Meteo, smascherata la bufala dei 500 morti per il caldo
4' di lettura

«Certi giornali diffondono minacce anziché notizie reali. Basta con l’eccesso di allarmismo sul tema delle temperature estreme. Non si può titolare Italia a 40 gradi se in una città le lancette segnano quel picco, perché un posto non equivale a tutto il Paese. La temperatura percepita non è un concetto scientifico». Per queste frasi di buon senso, espresse una quindicina di giorni fa, ai tempi del picco di caldo, il meteorologo Paolo Sottocorona, noto volto televisivo, è stato accusato di essere un negazionista del clima. Erano i giorni nei quali i maggiori quotidiani, Corriere della Sera, Stampa, Repubblica, rilanciavano le anticipazioni catastrofiche degli studi del Grantham Institute dell’Imperial College, ancora non pubblicati da alcuna rivista scientifica. Previsioni che parlavano di cinquecento morti a Milano e quasi trecento a Roma legati al caldo. Previsioni appunto, non fatti.

Secondo gli esperti, oggi siamo alla vigilia di un nuovo ciclo di canicola, anche se più breve, solo due o tre giorni, rispetto al precedente. Ebbene, sarebbe opportuno che stavolta la stampa nazionale placasse i propri bollenti spiriti alla luce di uno studio del Sismg, il sistema nazionale di sorveglianza della mortalità giornaliera, stavolta basato sui dati reali. Le cifre dicono che a Milano, nei dieci giorni di gran caldo tra giugno e luglio, si sono registrati 257 decessi totali, circa la metà di quelli che secondo lo studio inglese sarebbero dovuto esserci solo per le alte temperature. LA CAPITALE Non diverso il dato di Roma, con 614 morti complessivi, solo nove in più rispetto a quelli che ci si attendeva statisticamente, non trecento come anticipato; e comunque un’oscillazione minima non in grado di assurgere a dignità scientifica, essendo uno scostamento tecnicamente da annoverare al calcolo delle probabilità. «Le variazioni di mortalità osservate evidenziano un impatto contenuto dell’ondata di calore» precisa il Sismg, aggiungendo che «al Nord anche nei due anni precedenti, benché pure questi caratterizzati da svariati giorni con il bollino rosso, non sono stati rilevati eccessi di mortalità, mentre al Sud si è avuto un incremento contenuto al 3%”, quindi anche questo statisticamente non rilevante ai fini della teoria del caldo killer. «Per valutare l’impatto del caldo» concludono gli scienziati del Sistema di monitoraggio «bisogna tener conto di serie storiche lunghe e non di una singola ondata».

D’altronde, bastava fermarsi a riflettere senza inseguire l’onda emotiva e farsi prendere dal panico per concludere che il ragionamento dell’Imperial College faceva acqua. Lo studio inglese, per la settimana calda, aveva previsto a Milano circa cento morti in più al giorno, un numero simile a quello dei decessi del Covid in città ambulanze a sirene spiegate.

Non è però purtroppo il momento della razionalità e dei dati scientifici. Da qualche tempo in Italia il clima, oltre che caldo, è pesante. Le temperature alte sono strumentalizzate dall’opposizione per attaccare il governo di centrodestra, come se in tre anni Meloni e colleghi abbiano trasformato l’Italia in uno Stato subsahariano. «Non si può morire di caldo sul lavoro», si è lamentato il segretario della Cgil, Maurizio Landini, senza esibire numeri.

«C’è una strage silenziosa dovuta al caldo di fronte alla quale il governo è cieco», gli ha fatto eco il verde Angelo Bonelli. «Se Roma non cambierà il suo modello, continueremo a riportare un vero e proprio bollettino dei morti per caldo», è intervenuto il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, quasi la cosa non dipendesse per nulla da lui. Da brividi Elly Schlein, in versione tropico-populista: «A pagare il prezzo più alto sono i più fragili e gli anziani, che non possono permettersi di accendere il condizionatore».

POPULISMO 

Nell’aprile 2022, il periodo più cupo per il capoluogo lombardo. Insomma, statisticamente l’allarme caldo, per gli effetti è stato comparato a quello pandemia, benché il primo si percepisse, come direbbe Sottocorona, mentre il secondo ci assediava, negli ospedali traboccanti di malati e nelle strade, deserte ma attraversate di continuo da Tutti allarmisti smentiti dal Sismg, secondo il quale 40 «l’Italia è uno dei pochi Paesi europei che ha un piano di 35 prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di caldo». Non solo, gli esperti del 25 sistema nazionale dimonitoraggio delle morti spiegano 20 che «in Italia, negli anni re15 centi, diversi studi hanno messo in luce una riduzione dell’impatto delle temperatu47 re estreme sulla moralità», sottolineando che «oggi, rispetto a dieci anni fa il pericolo di decesso dovuto al caldo è molto più contenuto». E comunque, malgrado il surriscaldamento del Pianeta, è 21 un fatto che negli ultimi trent’anni in Europa si siano registrati 43.800 decessi per 8 caldo, 263 ogni dieci milioni di abitanti, e 364mila per freddo, duemila ogni dieci milioni di abitanti. Ne uccide più l’inverno mite che l’estate torrida.

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