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Formaggi, i francesi impazziscono: ecco i migliori, trionfo italiano

Attilio Barbieri
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I formaggi italiani sono i migliori al mondo. Nelle prime dieci posizioni della classifica mondiale dei 50 formaggi top stilata da Taste Atlas, ben otto sono occupate dai prodotti dell’arte casearia tricolore. Un risultato clamoroso. Che ha scatenato, com’era scontato, non poche polemiche. In Francia - ma questo era prevedibile - ma pure negli Stati Uniti, dove opera una potentissima lobby di grandi taroccatori dei nostri prodotti lattiero caseari. Ma andiamo con ordine e vediamo nel dettaglio come si collocano le cinquanta specialità censite. In prima posizione assoluta viene il Parmigiano Reggiano, seguito da Gorgonzola piccante in seconda posizione, Burrata in terza, Grana Padano in quarta posizione. Quinto si classifica un formaggio messicano, l’Oaxaca, prodotto nell’omonimo stato e con una consistenza simile a quella dei nostri formaggi a pasta filata. In sesta posizione di piazza il nostro Stracchino di Crescenza, seguito in settima posizione dalla Mozzarella di bufala Campana. Ottavo è il Serra da Estrela, un formaggio portoghese a pasta semimorbida, ottenuto dal latte delle razze ovine Bordaleira Serra da Estrela e Churra Mondegueira. Nono è il Pecorino Sardo, decimo il Pecorino Toscano.

 

TUTTI I PECORINI
E non èfinita qui.A scendere troviamo il Pecorino Romano, quindicesimo, i Bocconcini di mozzarella, sedicesimi,la Provola in ventesima posizione, il Taleggio in diciassettesima. Più giù la Stracciatella e il Fiore Sardo, rispettivamente in ventitreesima e ventiquattresima posizione. La Mozzarella è ventottesima, il Gorgonzola dolce è trentasettesimo, il Caciocavallo Silano quarantaduesimo, il Provolone del Monaco quarantaquattresimo. Sono italiani otto formaggi sui primi dieci e diciotto, in tutto, nella top 50. Non c’è storia. Un successo oltre le aspettative per i campioni dell’alimentazione tricolore, maturato a pochi mesi di distanza dal primo posto conquistato alla fine dello scorso anno dalla cucina italiana classificatasi prima, nella Top 50 stilata sempre da TasteAtlas, sulla base dei punteggi assegnati dai frequentatori del portale che ha pubblicato oltre 10mila recensioni certificate, fra cibi, ricette,ingredienti, materie prime alimentari. I risultati di quest’ultima Top 50 dedicata ai formaggi hanno sollevato un vespaio di polemiche. Mentre la stampa francese è indignata perché il primo formaggio prodotto dai caseifici transalpini in classifica è appena tredicesimo. Fra l’altro si tratta di un formaggio al latte vaccino crudo ed intero, a crosta lavata ed a pasta pressata, non cotta, prodotto sulle Alpi della Savoia. Si ottiene da latte vaccino crudo proveniente solo dalle vacche delle razze autoctone Abondance, Tarine e Montbèliarde, che vengono alimentate al pascolo in estate e afieno tagliato in inverno.

 

«È una classifica che rischia di far rabbrividire le persone: dalla top 10 è assente la Francia», scrive La Nouvelle Republique,«un piazzamento che ha indotto molti francesi», soprattutto sui social media, «a mettere in dubbio la credibilità di questa classifica». Profonda indignazione rimbalza anche da oltreoceano, alimentata dalla potentissima lobby dei formaggiai del Wisconsin, che rivendicano fra l’altro il diritto di taroccare le Dop europee che definiscono «nomi comuni alimentari». «Se c'è una cosa che Internet ama è il formaggio, le liste e le classifiche. Il sito web TasteAtlas ha combinato queste tre cose e ha stilato l’elenco dei 100 formaggi più votati al mondo», scrive Stphen Douglas, blogger molto seguito pure fra gli appassionati di cibo, che aggiunge: Taste Atlas ha «preso i primi 50, li ha inseriti in un grafico con le bandiere accanto e ne ha fatto un tweet. Per ottenere reazioni di cattivo gusto».

 

REAZIONI INDIGNATE Né i francesi né gli americani vogliono credere che la classifica stilata da Taste Atlas sia il frutto delle recensioni e degli assaggi condivisi sulla piattaforma che conta 760milautenti registrati direttamente e attraverso i social. Un pubblico vastissimo e molto attivo. Le classifiche sono il frutto delle recensioni e dei giudizi pubblicati da questi utenti, poco inclini a farsi influenzare da critici e mestieranti vari che popolano il mondo del cibo. «Ancora una volta, Taste Atlas pubblica la classifica dei formaggi più apprezzati al mondo e l’Italia domina: 8 nei primi 10, 12 nei primi 20, 15 nei primi 30», twitta il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, aggiungendo: «Difendere questo patrimonio tricolore è, per noi, un dovere».C’erano state reazioni ugualmente scomposte da parte dei francesi anche in occasione della classifica delle cucine più apprezzate al mondo, stilata sempre da TasteAtlas sul finire dello scorso anno. La cucina francese si era classificata soltanto nona, preceduta da quelleitaliana (prima assoluta), greca, spagnola, giapponese, indiana,messicana, turca e americana. Già brucia essere battuti dagli italiani. Figuriamoci trovarsi davanti le specialità di così tanti Paesi. © RIPRODU

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