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Coronavirus, l'esperto: "Nessun pericolo dagli antibiotici. Ecco a quali medicine fare attenzione"

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Francesco Menichetti, direttore malattie infettive dell' Università di Pisa, risponde al Corriere della sera di oggi ad alcune domande su come comportarsi con i medicinali e come affrontare l'emergenza del coronavirus: "Chi sta assumendo antibiotici su prescrizione medica deve continuare a farlo osservando con rigore le indicazioni ricevute. Non c' è alcuna evidenza che prenderli esponga a maggior rischio. Inoltre non c' è evidenza che le vitamine, prime fra tutte la C, rafforzino le difese dell' organismo ma non esiste alcuna controindicazione a assumerne in quantità moderata, senza svuotare il tubetto, seguendo le indicazioni del foglietto illustrativo. Ancor meglio è una spremuta di tre arance al giorno. Nessuno dei farmaci elencati nei protocolli ospedalieri è disponibile in farmacia. Anche il farmaco contro l' artrite reumatoide che sarà al centro di una sperimentazione è somministrato ai malati di artrite solo in ospedale".

 

 

 

Poi il medico spiega la la differenza tra alcune medicine: "Di fronte a una sintomatologia febbrile o dolorosa/muscolare è comunque prudente ricorrere alla comune Tachipirina al posto dell' ibuprofene, meglio tollerata e con minor rischio di effetti collaterali". Infine i farmaci per l' ipertensione possono favorire l' infezione da Sars-CoV-2? "È solo un' ipotesi di lavoro e di ricerca che non ha ricadute nella clinica. In linea di massima chi assume antipertensivi della classe ace inibitori o sartani non deve interromperli perché non c' è alcuna chiara evidenza che il loro utilizzo possa favorire l' infezione. La Società italiana di ipertensione arteriosa ha ribadito che allo stato attuale non c' è alcuna ragione per la quale il paziente iperteso debba sospendere la terapia".

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