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Fast food e malattie autoimmuni, lo studio: salute a rischio, quali cibi ti condannano

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Che i fast food non fossero salutari era già ampiamente noto. Adesso, però, uno studio li collega pure ad alcune malattie autoimmuni, come il diabete di tipo 1, la sclerosi multipla, l'artrite reumatoide, il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Queste patologie, secondo gli scienziati James Lee e Carola Vineusa del Francis Crick Institute di Londra, sono aumentate negli ultimi decenni. Inoltre stando al loro studio, riportato dal New York Post, la causa sarebbe da ricercare proprio nella recente diffusione dei fast food, che "mancano di alcuni ingredienti importanti".

 

 

 

"Il numero di casi autoimmuni ha cominciato ad aumentare circa 40 anni fa in Occidente. Tuttavia, stanno emergendo in Paesi che non hanno mai avuto queste malattie prima", ha spiegato Lee, facendo riferimento per esempio all’Asia e al Medio Oriente, dove nel frattempo si è affermata ed è cresciuta l'industria dei fast food. "Stiamo cercando di capire i meccanismi genetici fondamentali che sono alla base delle malattie autoimmuni e rendono alcune persone suscettibili ma altre no - ha aggiunto l'altra ricercatrice, Vineusa -. Qualcosa deve essere cambiato nel mondo esterno in modo da aumentare la nostra predisposizione alle malattie autoimmuni".

 

 

 

Lee ha aggiunto che la "colpa" deve essere attribuita a un fattore esterno perché "la genetica umana non è cambiata negli ultimi decenni. Quindi qualcosa deve essere cambiato nel mondo esterno in un modo che sta aumentando la nostra predisposizione alle malattie autoimmuni". Parlando dei problemi del fast food, poi, Vineusa ha detto: "Mancano di alcuni ingredienti importanti, come le fibre, e le prove suggeriscono che questa alterazione colpisce il microbioma di una persona, la raccolta di microrganismi che abbiamo nel nostro intestino e che svolgono un ruolo chiave nel controllo di varie funzioni corporee". In ogni caso, hanno specificato i due studiosi, è necessaria comunque la componente genetica: "Se non hai una certa suscettibilità genetica, non avrai necessariamente una malattia autoimmune, non importa quanti Big Mac mangi".

 

 

 

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