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Aldro Grasso la spara grossa: "Antonio Conte ha lasciato la Juventus per lo stress tricologico, il suo incubo si chiama Capello"

Giulio Bucchi
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Il motivo dell'addio tra Antonio Conte e la Juventus? Un problema di stress. Non psicologico, ma "tricologico". Aldo Grasso sul Corriere della Sera la spara grossa, sul filo dell'ironia, e azzarda una teoria psicanalitica sul clamoroso divorzio tra l'allenatore pugliese e la Signora. "Una inspiegabile crisi di panico, come in Habemus Papam di Nanni Moretti", esordisce il critico tv, sempre più scatenato. Si tirano in ballo un "trauma infantile chiamato deficit di accudimento". Ok, Conte avrebbe sofferto la presunta mancanza di stima nei suoi confronti da parte di Beppe Marotta, che nella visione di Grasso avrebbe ricoperto nella mente del tecnico la "figura paterna". Da qui "il bisogno di riconoscimento da parte del capo e l'eccessiva aspettativa riposta nel lavoro". L'agghiacciande tesi tricologica - Insomma, dietro la leggendaria e maniacale voglia di vincere esibita da Conte in questi tre anni ci sarebbe un "agghiacciande" problema mentale. Quindi, la conclusione strabiliante, il fulmen in clausula: "Conte ha il complesso di Fabio Capello, per via dei capelli", assicura (il torinista) Grasso tirando in ballo la nota querelle tra i due ex allenatori juventini su bel gioco e vittorie. Capello, spiega Grasso, "è il suo incubo, la sua ossessione, il suo tormento, il suo phon psicologico". E quindi il colpo di grazia all'autostima di Antonio: "Infoltimenti, parrucchini (e qui viene in mente un altro sfottò velenosissimo, quello di Marco Materazzi), trapianti. Niente da fare, si chiama stress tricologico". E dire che pensavamo di parlare soltanto di calcio... di Claudio Brigliadori @piadinamilanese

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