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Marina Berlusconi, a teatro il futuro della Cavaliera: papà Silvio, gli affari, la politica

Giulio Bucchi
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Quando sembrava sicuro che Marina Berlusconi, nella fase di maggior difficoltà politica e personale attraversata da suo padre (subito dopo la condanna definitiva, nel maggio del 2013, nel processo per i diritti tv Mediaset), fosse prossima ad assumere la guida di Forza Italia, in tanti si sono chiesti se la primogenita del Cavaliere avesse stoffa e personalità sufficienti per raccogliere il testimone del genitore. Nei mesi successivi lo scenario è mutato: Berlusconi ha recuperato terreno, incassando tra l'altro l'assoluzione nel cosiddetto processo Ruby, e Marina ha confermato di voler continuare a dedicarsi, almeno per ora, ai delicati incarichi che già ricopre, quelli di presidente della Fininvest e della Mondadori. Nel frattempo, però, con tanti saluti alle perplessità e alle riserve dei dubbiosi, è intervenuto il mondo del teatro a decretare che Marina Berlusconi, di carisma, è fornita eccome. Il prossimo 21 agosto, infatti, a inaugurare la ventottesima edizione del Todi Festival, sarà uno spettacolo dal titolo Domani?! Chissà... Intervista immaginaria a Marina Berlusconi, in cui a vestire i panni dell'imprenditrice milanese è stata chiamata un'attrice di grande spessore come Laura Lattuada. «Non si tratta in alcun modo di una trovata pubblicitaria», ci tiene a sottolineare Silvano Spada, direttore artistico del Todi Festival, «Marina Berlusconi viene vista come un personaggio del teatro classico: la figlia di un capo che è costretta del destino a misurarsi con responsabilità e sfide enormi». A firmare il testo, diretto da Filippo Crivelli, è la giornalista e scrittrice Emilia Costantini, profonda conoscitrice del teatro italiano e già autrice, nel 2011, di un lavoro dedicato a un'altra italiana eccellente, Oriana Fallaci, interpretata nell'occasione da Monica Guerritore. «Quando Emilia Costantini mi ha parlato di questo suo nuovo progetto l'ho accolto con entusiasmo», prosegue Spada, «e quasi subito ci siamo orientati su Laura Lattuada, sia per la sua bravura sia per una certa somiglianza esteriore con la Berlusconi». A ispirare la Costantini era stata, inizialmente, proprio la notizia di una possibile «discesa in campo» di Marina, ma a quanto pare il copione prescinde dalla stretta attualità e dunque la rinuncia alla politica da parte della figlia del Cavaliere non dovrebbe togliere nulla alla ragion d'essere dello spettacolo. «Si tratta di una riflessione sul potere, il denaro e la predestinazione», prosegue Spada, «temi universali che trascendono la cronaca o il gossip». Le prove di si stanno svolgendo in questi giorni a Milano. «Sì, perché era importante preparare lo spettacolo nella città che fa da sfondo alle vicende che il testo evoca», spiega Spada. «Oltre alla Lattuada ci saranno cinque attori, tra cui Piero Baldini e Rosalina Neri, che impersoneranno altrettanti giornalisti. Lo spettacolo è pronto ma, dopo l'esito del processo Ruby, Emilia Costantini, che al momento si trova negli Stati Uniti per un ciclo di conferenze, ha comunque voluto apportare qualche piccola modifica che desse conto di un episodio tanto rilevante». di Giuseppe Pollicelli

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