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Mario Balotelli, ritiro maledetto: è la riserva delle riserve di Antonio Conte

michele deroma
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Sono un lontanissimo ricordo i mondiali di calcio brasiliani, in cui Mario Balotelli era il riferimento centrale del progetto del ct Cesare Prandelli. Il tecnico lo schierò sempre titolare, nelle tre partite della competizione iridata: ma quanto successo durante e dopo Italia-Uruguay, con la lite nello spogliatoio degli Azzurri al termine del primo tempo, la sostituzione di Balotelli e le parole di Prandelli al termine del match, "Ho sbagliato a fidarmi di lui nel mio progetto", cambiò profondamente il rapporto tra Super Mario e la nazionale. La quinta scelta - Il ct è cambiato, e ora Antonio Conte ritiene Balotelli un attaccante "normale", che si deve giocare il posto con gli altri. Anzi: Mario, nelle preferenze dell'allenatore, parte decisamente in basso. Ieri, nella partitella contro l'Under 18, Balotelli non è partito titolare (la coppia del 1' era composta da Zaza e Immobile). E non è sceso in campo neanche all'inizio del secondo tempo: Conte gli ha preferito sia Pellè che Giovinco. Balotelli è entrato nel corso della ripresa, al posto dell'attaccante del Southampton, in tempo per fare gol e contribuire al risultato finale di 8-0: per il resto, in campo ha mostrato le solite caratteristiche tecniche e caratteriali, e cioè grande vivacità con la palla tra i piedi, svogliatezza ed estraneità all'azione quando non ha la sfera con sé. Allenamenti specifici - Balotelli, mentre la squadra titolare si stava scaldando per il match contro l'Under 18, è stato visto palleggiare da solo all'esterno del campo di Coverciano. E ovviamente, la sua espressione durante la partita, vista per lo più dalla panchina, è stata eloquente: lo staff tecnico, durante questo ritiro, ha già compreso le difficoltà di Super Mario, e sta allenando la punta del Liverpool sul ritmo e sull'intensità. Conte lo vuole più rapido in campo, e pretende che cerchi la conclusione molto più velocemente: in media Balotelli impiega anche cinque secondi a tirare in porta, mentre Giovinco ci mette un secondo e mezzo. L'ex allenatore della Juventus non può permettersi un Balotelli in campo contro una Croazia molto rapida e temibile, che non perdonerà ogni minimo errore degli Azzurri. La formazione di Italia-Croazia - Super Mario, quindi, troverà molto difficilmente spazio domenica sera, in uno stadio Meazza che potrebbe essere gremito (già 51 mila biglietti venduti). Più facile che Balotelli venga schierato in campo sul prato di Marassi, mercoledì sera, nell'amichevole contro l'Albania. Chi non ci sarà sicuramente è Ogbonna, che ieri si è infortunato alla coscia sinistra: il difensore juventino avrebbe giocato titolare contro la formazione croata, nella difesa a tre che invece sarà composta, oltre che da Ranocchia e Chiellini, dal torinista Darmian. Salvo ripensamenti di Conte, a centrocampo saranno schierati De Sciglio e Pasqual sulle corsie laterali, De Rossi in mezzo supportato da Candreva e Marchisio, e in attacco il "duo ignorante" Zaza e Immobile. Con ogni probabilità, Balotelli vedrà il campo soltanto dalla panchina.

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