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Selvaggia Lucarelli contro tutti: "Ecco chi sono i maschilisti della tv"

Eliana Giusto
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"C' è un settore che non conosce crisi: le giurie dei talent", scrive Selvaggia Lucarelli sul Fatto: "Ogni anno, tra alzatori di palette, coach, polemici a gettone, luminari di canto, tango argentino, pattinaggio e trippa alla romana, c' è un tasso di occupazione e opportunità che neanche durante la febbre dell' oro. Per non parlare poi di sostituzioni e campagne acquisti che infiammano dibattiti e groupie di giurati, specie quando ci sono addii storici come quello di Morgan a X Factor". Peccato però, attacca Selvaggia, che da X Factor a The Voice (per non parlare di Masterchef) che si tratti sempre di uomini: "Perché non so se ci avete fatto caso, ma nelle giurie dei talent, tranne rare eccezioni, le donne o sono in minoranza o sono innocue o sono uomini". Insomma, "c'è uno strisciante e forse poco consapevole maschilismo per cui in un ruolo che richiede autorevolezza e credibilità alla fin fine i produttori vedono meglio gli uomini". Attacca ancora Selvaggia: "Se è vero che gli uomini non ci vedono abbastanza autorevoli per fare i giudici e se ci piazzano in un talent siamo lì giusto per fare colore come le ministre renziane, è anche vero che con il recente arrivo di Loredana Bertè nella giuria di Amici, giustizia è stata fatta. Cazzuta, politicamente scorretta, impopolare e lucida al di là di ogni previsione, potrebbe avere un contraddittorio con chiunque, dal rapper Briga a Matteo Salvini e li annienterebbe comunque. Fosse per me io la manderei anche in Libia a trattare col governo. Se poi dovesse allungare fino a Sirte, secondo me la Bertè, magari un po ' incazzata perché da quelle parti il califfo ha proibito alcol e sigarette, farebbe indietreggiare pure l' Isis".

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