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Foggia, il partito di Nichi Vendola candida la sorella di un killer della malavita foggiana: costretta a ritirarsi

Giovanni Ruggiero
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Carmela Cenicola, candidata al Consiglio regionale della Puglia con la lista Noi a sinistra per la Puglia promossa da Nichi Vendola, è stata costretta a ritirarsi dopo la polemica scoppiata nelle ultime ore, quando è stato reso pubblico che la donna è sorella di Vincenzo Cenicola, ritenuto un killer della malavita foggiana. L'uomo è sotto processo perché accusato dell'omicidio del trentenne Fabrizio Pignatelli e durante i colloqui in carcere, racconta il quotidiano la Repubblica, la donna se la sarebbe presa con il procuratore di Lucera Domenico Seccia: "Ce l'ha con noi - avrebbe detto la Cenicola - ha detto che vuole schiacciare i Cenicola sotto i piedi... gli avessimo rotto il c... a quello". E ancora su Repubblica: "Se io avessi una pistola e non avessi nulla da perdere - avrebbe aggiunto la donna - per le cattiverie che sta facendo gli sparerei in fronte davanti a tutti quanti... Questa è cattiveria, cattiveria!". La reazione - Da Sel sono caduti dalle nuvole, ammetendo solo una "disattenzione nell'aver accettato la sua proposta di candidatura nelle nostre liste". Solo dopo che la notizia è uscita sui giornali, i responsabili della lista Ciccio Ferrara, il senatore Dario Stefano e l'ex assessore Guglielmo Minervini hanno deciso di convincere la donna a ritirare la candidatura. La donna da parte sua ha comunicato la sua rinuncia puntando il dito contro il quotidiano che ha pubblicato la notizia: "un articolo - ha scritto in una nota - che rischia di essere strumentalizzato a ignobili fini politico-elettorali: denigrare persone che stimo - ha aggiunto - e danneggiare la lista per la quale sono candidata per le imminenti elezioni regionali".

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