Sergio Marchionne, la bomba di Panorama: svelato il segreto della sua malattia
Si torna a parlare della morte di Sergio Marchionne. Lo fa Panorama, in un lungo articolo in cui ci si interroga sulle ragioni che lo hanno spinto a nascondere la sua malattia. Perché non aveva informato i vertici di Fca? Già, perché pare ormai una certezza che, di fatto, nessuno sapesse: lo ha confermato anche la compagna, Manuela Battezzato, all'agenzia di stampa Bloomberg. Marchionne ha taciuto, ragiona Panorama, "forse sperando di poter guarire; o almeno convinto in buona fede di avere comunque davanti a sé il tempo necessario per uscire di scena serenamente, nell'aprile prossimo, come già da tempo annunciato formalmente". Forse, questo il succo del discorso, l'ex ad "voleva essere lui a preparare la successione nel pieno delle sue funzioni". Leggi anche: Impensabile, "ecco dove è stato seppellito Sergio Marchionne" Dunque, l'articolo ricorda come in Fiat sono sempre stati controversi i rapporti tra i dirigenti e la proprietà. Questo non solo perché, nel caso di Marchionne, l'ultimo, mancava un piano di successione. Si pensi al passato, a Cesare Romiti, che nel 1993 si contrappose all'avvocato Gianni Agnelli, di fatto sbarrando l'ascesa del fratello Umberto. E si oppose fino ad ottenere la guida del gruppo. Panorama sottolinea come "alla base c'è una contraddizione in termini tra il ruolo di socio-guida indiscusso che John Elkann riveste in Fiat come capo della famiglia, socio di controllo col 42 per cento dei diritti di voto, e la sua lontananza dal livello gestionale, accentrato da Marchionne a livelli paragonabili solo con quelli di Vittorio Valletta. Pesare così tanto e decidere così poco: era un ossimoro". E infatti, non a caso, il nuovo vertice è stato diviso tra tre persone (Manley, la Heywood, Neilson): tre persone che, questa volta, dovranno fare direttamente rapporto ad Elkann.