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Matteo Salvini, Gianfranco Vissani lo incorona: "Più a sinistra di tutti, ecco perché lo voto"

Gino Coala
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Alle ultime elezioni, lo chef stellato Gianfranco Vissani ha confessato di aver "votato per Salvini e non sono pentito. Magari, soffro - ha detto ai Lunatici, su Radio2 - ma non mi pento mai delle azioni". Proprio lui che è stato negli anni il punto di riferimento enogastronomico di una certa sinistra, quella usurata dall'eterna indecisione tra aragoste e caviale, si ritrova a incoronare il leghista, ma soprattutto a tritare a pezzi piccolissimi i killer dell'attuale sinistra: "L'altro giorno sono stato alla presentazione del libro di Marco Minniti e mi sono commosso, perché tutti quelli del Pd di 35 anni fa. Io questo Pd l'ho visto crescere, sono stato sempre con loro. Matteo Renzi ha distrutto un partito. Parlano ancora dello spread, ma di cosa ca*** stanno parlando? Devono pensare a cosa serve a noi italiani, noi votiamo, noi diamo il consenso per andare avanti. Se non ci danno retta, che ci siamo a fare?". Leggi anche: Vissani, l'attacco a Quinta colonna: "Renzi è peggio di Hitler" Il giudizio sul vicepremier leghista di Vissani rischia di far venire l'orticaria a più di un intellettualino sinistro: "Destra e sinistra sono categorie superate. Bisogna unire i potenziali che possono fare la differenza. Salvini potrebbe essere più di sinistra di quelli di sinistra. E anche Di Maio, che è, non è di sinistra? Io penso che sia davvero un uomo di sinistra. Potrebbe essere mio figlio".

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