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In calo del 15% nel 2010 la spesa ambientale delle Regioni italiane

Pari a 4.329 milioni di euro

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Roma, 27 dic. (Adnkronos) - L'ammontare della spesa ambientale erogata dal complesso delle amministrazioni regionali italiane nel 2010 è stata pari a 4.329 milioni di euro, corrispondente a una spesa media di 71,6 euro per abitante. Lo comunica l'Istat segnalando che l'incidenza sul Prodotto interno lordo (Pil) è pari allo 0,28%. Rispetto al 2009 la spesa è diminuita di oltre il 15%. Le spese in conto capitale prevalgono rispetto a quelle correnti, rappresentando il 58% del totale della spesa. Oltre il 60% del totale della spesa consiste in trasferimenti ad altri operatori, principalmente enti pubblici. La parte restante è impiegata per attività realizzate direttamente (spese per personale, acquisto di beni e servizi, acquisto di beni mobili, immobili, macchinari, ecc.). I settori ambientali cui è destinata la quota maggiore della spesa sono: protezione e risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e di superficie (19,0%); uso e gestione delle risorse idriche (18,4%); protezione della biodiversità e del paesaggio (17,3%); gestione delle acque reflue (13,5%); uso e gestione delle foreste (10,1%). Nel 2010 all'insieme di tali settori è destinato il 78% del totale della spesa ambientale sostenuta dalle amministrazioni regionali. Il report dell'Istat analizza anche il periodo compreso tra il 2004 e il 2010 e rileva che a livello territoriale le amministrazioni regionali del Nord-ovest e del Centro destinano, mediamente, la quota di spesa ambientale più elevata a interventi per la tutela della biodiversità e del paesaggio (rispettivamente 24% e 22% del totale della spesa). In particolare Piemonte e Lazio, con valori superiori al 30%, segnano l'incidenza più elevata di quel periodo. La spesa ambientale delle amministrazioni regionali del Nord-est è destinata prevalentemente a interventi di protezione e risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e delle acque di superficie (in media, 23% della spesa ambientale totale): in particolare in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia la spesa per interventi in tale settore ha assorbito, nella media del periodo, quote pari rispettivamente al 38%, 29% e 31% del totale. Gli interventi per l'uso e la gestione delle risorse idriche assorbono, invece, la quota prevalente di spesa ambientale erogata dalle amministrazioni regionali del Mezzogiorno (24% del totale); le incidenze più elevate riguardano Puglia e Basilicata, con valori lievemente superiori al 30%. Si tratta per lo più di spese in conto capitale erogate perrealizzare interventi di potenziamento del sistema idrico di approvvigionamento, adduzione e distribuzione, manutenzione delle opere infrastrutturali e risparmio idrico.

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