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"Ricatti sessuali, ciò che dovete sapere sugli uomini", la pazzesca verità di Rita dalla Chiesa

Giovanni Ruggiero
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«Sono fuori casa alla ricerca di un taxi, mi chiama tra un' ora?». Rita Dalla Chiesa, 70 anni, vulcanica come quando ne aveva 20, torna finalmente alla conduzione di un programma, a Mediaset, dopo una parentesi in Rai e un programma abortito su La7. Dopo Forum, è il grande ritorno e le chiediamo tutti i dettagli. Ha trovato il taxi? «Alla fine sì. Lei abita a Roma?». No, Milano. «Beata lei. Vivere qui è ormai impossibile. Non è accettabile. I mezzi sono un disastro, sotto Natale poi...Detesto essere imbrigliata. Per me la vera capitale è Milano». Il nuovo programma che condurrà su Rete 4 lo farà a Roma o Milano? «A Roma, al centro Palatino. Pensi, è l' ex studio di Forum, quello in cui ho iniziato tanti anni fa. Ho ritrovato una squadra stupenda, il direttore di studio Piero, Maurizio Costanzo, ideatore del programma, in onda a metà gennaio, in seconda serata, per sei puntate». È lui il fautore del suo ritorno? «Secondo me sì. Mi ha chiamato Andrea Giudici, di Mediaset, ero al Trony a comprare delle prese elettriche: "Costanzo ti vorrebbe per il suo nuovo programma", mi ha detto. Mi sono dovuta sedere». Ieri oggi e italiani come sarà? «Avrà un taglio giornalistico, ma molto tranquillo. Racconto come eravamo e quello che siamo oggi, nella musica, nello sport, nella moda. Parlando di sport puoi anche parlare d' amore. Ci sono tanti blocchi, ospiti e filmati. Roberto Olla, grande giornalista che io chiamo "professore", ne trova dei bellissimi, veri gioielli. Ieri oggi e italiani è un programma che guardi in rilassatezza, senza ansia. La tv che preferisco rispetto ad altri generi». Quali? «Alla tv urlata, in cui la gente si insulta, in cui le voci si sovrappongono». Ogni riferimento è puramente casuale. «Assolutamente». In questi anni senza un programma tutto suo, come è stata? «Non bene. Ora torno a casa, sono emozionata sul serio perché a Mediaset sono legata. Devo dire che in questi anni il Tg4, Nicola Porro e Del Debbio mi hanno chiamato spesso nelle trasmissioni. Poi la mia grande salvezza è stata TeleNorba che non lascio: farò il programma Oggi sposi. È una tv importante, tanti sono arrivati proprio da lì, ad esempio Checco Zalone. Mi dividerò tra Roma e la Puglia, sono quattro ore di treno. Preferisco una vita caotica e intensa a una piatta». Come regge certi ritmi? «Sono così. Mia figlia Giulia mi dice: "Mamma, sei sempre stata forte". Avrei anche voglia di essere più debole, fragile, e permettere agli altri di occuparsi di me. Ma sa che le dico? Meglio stare da soli. Se trovi qualcuno che condivide veramente la vita con te, bene, ma se di fianco hai qualcuno che fa finta di capire, fa finta di ascoltare, no grazie. Sono autonoma e indipendente, forse troppo». Lei ha avuto due mariti, Roberto Cirese, da cui ha avuto Giulia, e Fabrizio Frizzi. «Sono stata una delle prime a divorziare, ho cresciuto una figlia da sola. Non ho mai chiesto niente ai miei ex, nemmeno a Fabrizio, anche perché me lo potevo permettere, lavorando. Non ho mai avuto amanti prestigiosi che mi coprissero le spalle. Ho fatto da sola. Mi sono trovata di fronte a grossi muri da superare, ma alla fine ho sempre trovato il modo per farcela. Senza crisi e senza psicologi». Con Frizzi ha mantenuto un ottimo rapporto. Come sta dopo bruttissimo malore? «Non rivelo le nostre conversazioni, non l' ho mai fatto per rispetto suo e di sua moglie Carlotta. Posso dire che è un combattente. L' ondata di affetto che ha ricevuto non mi ha stupito: ho sempre saputo che Fabrizio è una persona profondamente buona e perbene, tutto quello che gli è tornato indietro è meritato. Nel nostro ambiente è la persona più benvoluta, la più amata, non è mai caduto nelle piccole logiche di potere, di viscidume. Ha tanta voglia di farcela». Anni fa siete anche tornati insieme in tv. «Nella Posta del cuore su Raiuno. Eravamo come Sandra e Raimondo. Non ho mai capito perché la Rai lo abbia cancellato. Facevamo il 14 % di share contro il Segreto». Più delle sorelle Parodi. «Ma loro vanno in onda la domenica». La Rai l' ha più cercata? «Sono stata spesso alla Vita in diretta con Francesca Fialdini e Marco Liorni. Ci tornerò dopo il programma su Rete4. Mi piacerebbe fare il giudice di qualche talent. Di musica ne so tantissimo, provare per credere. Magari Tale e Quale Show. O ad Amici: diventerei pazza dalla gioia». Maurizio Costanzo potrebbe dirlo a Maria De Filippi. «Magari lo leggerà qui». (sorride) Per lavorare, Rita, le hanno mai fatto proposte indecenti? «No. In determinate circostanze basta dire no. E bussare a un' altra porta. La mia posizione è impopolare. Ma della vicenda Weinstein e Brizzi penso che noi donne, anche a 20 anni, siamo ben strutturate. Diciamo tanto che siamo più mature degli uomini, a parità d' età, e allora dimostriamolo. Mi metti le mani addosso? E io lo dico a tua moglie, o sporgo denuncia. Se davvero c' è un' aggressione, vado dai Carabinieri. Oppure faccio i conti con me stessa: non sarà che sono stata zitta per avere un tornaconto?». Lei non ha mai notato niente, nel mondo dello spettacolo e della tv? «Le dirò: tanti uomini - ragazzi - hanno subíto ricatti sessuali dal tal regista, o da tal produttore, che vede un bel giovane e ci prova. Ho sentito dire tanti "no" e conservare la propria dignità. Conosco donne che stanno con uomini importanti per avere un lasciapassare. In tanti anni con Fabrizio Frizzi, sa quante ragazze che si proponevano? Che si presentavano ai provini con minigonne inguinali, che atteggiavano in un certo modo, anche davanti a me, la moglie?». Oggi che rapporto ha con gli uomini? «Bellissimo, li amo, un mondo senza di loro non lo concepisco. Sul treno Frecciabianca, per la Puglia, ci sono tanti gentlemen, ti sollevano il bagaglio, ti fanno sentire una donna con la loro galanteria. Sul Frecciarossa, invece, sono tutti con gli occhi puntati sul tablet, non ti si filano». Sul Frecciabianca ha conosciuto qualcuno di interessante? «Qualcuno sì. Ma non mi piacciono gli uomini leccati, preferisco quelli casual». Può provare con un treno Regionale... Ride. Un compagno ce l' ha? «Ultimamente io e la mia famiglia abbiamo avuto un gravissimo lutto (è mancato il marito della figlia, Massimo Santoro, ndr), la mia testa era su altro. Un compagno oggi non ce l' ho. A mio nipote Lorenzo, dieci anni, dico: "Hai una nonna che si innamorerà a 90". Mai dire mai». Un' ultima cosa: ora che è diventato legge, lei lo farà il biotestamento? «Assolutamente sì. Sono per la difesa della dignità di ogni individuo. Sono per l' eutanasia». di Alessandra Menzani

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