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Sanremo 2018, le pagelle dei famosi: Favino umilia Garko, Baglioni sembra la d' Urso

Giovanni Ruggiero
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10) La tintura color mogano di Gianni Morandi. Fa sentire subito a casa, già dall' anteprima di Sanremo. 9) Fiorello. «Domani viene a fare lo scaldapubblico Gentiloni», «Per chi votate, su le mani», «Liberi e belli o Liberi e Uguali?», «Lo sapevo che non dovevo venire», «Non diciamo "bella raga" ma "bella ruga", vista l' età». Alla fine ha vinto il braccio di ferro con Baglioni e ha fatto lo «scaldapubblico» a inizio puntata. Canta, intrattiene, sveglia anche le salme. Porta la politica a Sanremo con stile. 8) Il tizio che ha fatto irruzione sul palco durante la gag di Fiorello. Non è Sanremo senza un mitomane. Ognuno ha il suo, Baudo docet. 7) La scollatura di Michelle Hunziker. Sexy, ma anche elegantissima, la talentuosa svizzera è un tripudio di seni mentre scende le scale di Sanremo. Uno schiaffo alle volgari farfalline viste in passato. 7-) Pierfrancesco Favino. Sul palco è brillante, altro pianeta rispetto a Garko. Ma pure lui è tinto. 6) Laura Pausini. Colpita da laringite, si riprenderà per la puntata finale di sabato. 5) I sedicenti comici Pio e Amedeo hanno fatto un' irruzione in Sala Stampa, ma sono stati cacciati perché privi di autorizzazione della Rai. Nemmeno fossimo alle Nazioni Unite. 4) Claudio Baglioni fa il maestrino petulante durante il brindisi iniziale con gli altri conduttori. «Dillo in italiano...Spumante e non champagne..», sgrida Michelle Hunziker, che da vera signora ha evita di mandarlo a quel paese. 3) Gli imbucati. Quest' anno si segnala la presenza della pornostar Milly D' Abbraccio, Daniela Martani e tale Alessia Nobile, zelante transessuale che annuncia soldi a palate. 2) La sigla iniziale cantata dai Big in gara. I canti gregoriani sono più allegri. 1) L' anteprima del Festival: sembra una televendita. E poi perché riesumare Sergio Assisi? 1) Claudio Baglioni (bis). Pare abbia chiesto alla regia le luci speciali della d' Urso, quelle che eliminano le rughe, le poche che gli sono rimaste. Risultato: è più Renato Balestra del solito.

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