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Antonio Ricci censurato dalla Rai: scoppia la bomba, il caso arriva in Parlamento

Maria Pezzi
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Il caso dell'intervista ad Antonio Ricci censurata dalla Rai continua a tenere banco. Ieri un gruppo di parlamentari del Movimento 5 Stelle (tra questi Elio Lannutti, Primo Di Nicola, vice presidente della Commissione di Vigilanza Rai, e Gianluigi Paragone, capogruppo 5 Stelle in Vigilanza) ha presentato un'interrogazione al Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio dopo che Andrea Fabiano, direttore di Rai2, ha bloccato un'intervista già concordata con Antonio Ricci per una trasmissione su Enzo Trapani. Nell'interrogazione, i parlamentari 5 Stelle ricostruiscono il caso e chiedono: "Se risulti al Ministro che per ogni intervista del servizio pubblico Rai, pagato col canone dei cittadini sulle bollette elettriche, venga richiesto il consenso preventivo dei direttori di rete o di testata, censurando a priori personaggi pubblici poco graditi, violando in tal modo la principale missione del servizio pubblico ed il pluralismo dell'informazione". Chiedono poi quali iniziative intenda prendere il Ministro e se sia il caso di mandare un'ispezione per "ripristinare all'interno della Rai la libertà di stampa e rimuovendo le eventuali censure". Per approfondire leggi anche: Antonio Ricci, il caso: salta all'ultimo l'intervista concordata in Rai

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