Fabio Fazio, qui si mette male. La sberla di Salvini: perché ora trema davvero
In occasione del tour in Trentino Alto Adige per le elezioni provinciali del 21 ottobre, il leader della Lega e ministro dell'Interno Matteo Salvini da Borgo Valsugana (Trento) ha lanciato un attacco al sistema dell'informazione: "Abbiamo ogni giorno tutti contro. Io non faccio il piangina, ma non c'è un Tg, non c'è una radio, non c'è un giornale, che, non dico che non esponga cose positive, ma che sia obiettivo". E poi l'attacco con nomi e cognomi: "Stavo pensando anche e soprattutto a chi prende denaro pubblico che dovrebbe informare. Ogni riferimento a gente come Fabio Fazio è puramente casuale. Non vorrei fare nessun riferimento a chi fa politica prendendo due spiccioli, perché lui prende poco di stipendio, eh. Prende, più o meno, quello che tutti noi che siamo in questa stanza prendiamo. Però, va bene, io non sono invidioso, non sono geloso, non sono rancoroso e quindi buon per lui. Ci lavoreremo". Giorni fa a Rtl aveva detto: "Che tempo che fa non lo guardo, sono sicuro che i prossimi vertici Rai sapranno valorizzare risorse interne dimenticate negli anni perché non avevano cugini, cognati, parenti. Fazio mi ha invitato tante volte: non ci andrò per coerenza, guardo altro. Per me non è corretto che ci siano stipendi nel pubblico come quelli, ma cambio canale. Per approfondire leggi anche: Che tempo che fa: lo stipendio di Carlo Cottarelli