Al Bano Carrisi, l'ultima clamorosa verità sull'assenza a Domenica live: la D'Urso gli risponde durissima
È ancora scontro durissimo tra Al Bano Carrisi e Barbara D'Urso, dopo che il cantante pugliese non si è presentato in studio a Domenica live lo scorso 4 novembre. Dallo staff di Al Bano avevano informato la D'Urso di un improvviso malore, eppure il giorno dopo il cantante sarebbe volato per la Cina, dove lo aspettavano altri impegni di lavoro. Stavolta è Al Bano a dire la sua, ultima, parola. Intervenuto al Graffio, su Telenorba, ha svelato: "In tutta onestà devo dirti che già il sabato li avevo avvertiti. Avevo detto ‘guardate che come tempi non ce la facciamo'. Loro mi hanno detto ‘tranquillo ti mandiamo la macchina'. Io ho finito di cantare a Zurigo alle 2 di notte e alle 5 avevo la sveglia, dovevo prendere un aereo per Milano. Il dottore mi ha fatto un'iniezione, io non me la sono proprio sentita. Immaginando quello che la d'Urso avrebbe fatto, ho preso un aereo Zurigo Brindisi e ho anticipato per andare da mia madre. Barbara ha iniziato a dirsi preoccupata ed ha messo in subbuglio mezza Italia". Leggi anche: Domenica live, Loredana Lecciso difende Al Bano? Furia della D'Urso: la zittisce in diretta La D'Urso non ha potuto resistere e ha risposto a muso duro: "Volevo rispondere io ad Al Bano. Al, devo dirti tre cose. Primo, io tempo che ci sia qualcuno intorno a te che ti riferisce cose sbagliate. Magari qualcuno ti ha detto che ti ho attaccato, ma non è mai stato così, anzi ti ho sempre difeso. Qualcuno vicino a te probabilmente non sa digitare i numeri sul cellulare, perché tu dici che sabato ci avete avvisato che sarebbe stato complicato per te venire. Siccome mai nessuno qui ha ricevuto nessuna telefonata da te, quindi la persona che lavora per te ha problemi di vista, di udito o di parola. Terzo, hai fatto benissimo se non ce la facevi, avendo finito tardi e dovendo svegliarti alle 5, ad andare da tua mamma. Bastava solamente una cosa semplicissima, una piccola telefonata, piccola, piccola, senza sparire. Ci dicevi ‘non sto male come avete creduto, come il mio amico vi ha fatto credere, sto bene tranquilli'. Noi avremmo divulgato la verità. L'ultima telefonata è stata ‘sta male sta per arrivare il medico'. Dopo il telefono è sempre stato spento. Se io avessi saputo tutto non avrei mandato un giornalista a Zurigo, bastava anche solo un messaggio".