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Rai, Antonella Clerici: perché non è uno scandalo se sta ferma un turno

Maria Pezzi
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Il primo pensiero che viene in mente, sapendo di guadagnare in un anno oltre un milione di euro (1.2 per la precisione) senza dover lavorare, è scontato: tutti vorrebbero essere nei panni di Antonella Clerici, snobbata dalla Rai rea secondo la presentatrice di non averle affidato nessuna trasmissione nel palinsesto autunnale e di pagarla per non farla lavorare. Per lei la direttrice di Rai Uno Teresa De Santis, ha previsto "soltanto" la conduzione dello Zecchino d' oro (che la stessa Clerici ha fatto sapere di non gradire) e l' ipotesi solo accennata di un Sanremo Kids. Per approfondire leggi anche: Rai, adesso parla Antonella Clerici Ora per una che ha presentato il Festival di Sanremo, prima come spalla del conduttore Paolo Bonolis (2005) e poi in solitario (2010) con successo e con ottimi ascolti, ed essere anche stata uno dei volti del sabato sera della rete ammiraglia di Viale Mazzini (Ti lascio una canzone - 2008/20015), vedersi offrire una versione baby di Sanremo e la serata finale dello spettacolo del Coro dell' Antoniano di Bologna, deve essere, per i suoi canoni, frustrante. il suo sfogo Lei non ha fatto nulla per nasconderlo. «Ho capito che vengo vista come una che deve essere messa da qualche parte, non come un cavallo su cui puntare. Non voglio fare da tappabuchi, anche perché non penso di meritarlo. Mi piace giocare in Serie A, non mi accontento dei campetti di provincia. E sono anche stufa di fare come in passato: partivo lancia in resta e mi trovavo da sola con la spada sguainata», ha spiegato al Corriere della sera. Uno sfogo che non è passato inosservato in Rai e che deve aver fatto smuovere qualcosa. TvBlog ha infatti anticipato che la finale di Miss Italia, dopo la rinuncia di La7 a trasmetterla, potrebbe sbarcare su Raiuno il 6 settembre probabilmente proprio con la conduzione di Antonella. Una sorta di compensazione che però non soddisferebbe completamente la Clerici, vogliosa di avere un programma tutto suo a cadenza settimanale e in prima serata, ma che potrebbe chetarla. Lei però non sente la fiducia della nuova dirigenza Rai: «Io e la direttrice di Rai Uno abbiamo parlato, ma dall' ultimo colloquio che ho avuto con lei sono uscita con l' idea che non fosse uno scambio di progetti ma di opinioni». tradimento L' ansia di dover restare ferma un giro, non la rende tranquilla. Dal 1987, anno del suo esordio in Rai, ha sempre lavorato crescendo di anno in anno con una lunga gavetta. «La mia prima scelta rimane la Rai, ma vedremo. Essere cercata da altre reti mi ha fatto molto piacere, come quando stai con un fidanzato che non ti guarda più e incontri persone che ti fanno un sacco di complimenti. Ho ancora un anno di contratto, ma non mi piace ricevere il bonifico mensile senza fare niente: io voglio lavorare», ha rivelato al Corriere della sera adombrando la possibilità di «tradire» Mamma Rai. Certo è che dopo oltre trent' anni di onorato servizio con la tv di Stato, stare ferma un giro (con la possibilità comunque di condurre tre prime serate) non sarebbe certo scandaloso. Il rischio di finire come il protagonista di Un ragazzo, il romanzo di Nick Hornby in cui il protagonista guadagnava milioni senza mai lavorare con il solo timore di annoiarsi, è una prospettiva che certo potrebbe succederle, ma che molti al suo posto vorrebbero tanto avere. di Giampiero De Chiara

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