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La prova del cuoco, Casimiro Lieto in arresto: "sentenze pilotate" dall'autore di Elisa Isoardi

Giulio Bucchi
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Gol «da campionato del mondo», anzi «golloni», «vittorie strabilianti», «grandissimo presidente». C' è tutto un repertorio da trionfi calcistici nei colloqui intercettati tra gli arrestati dell' inchiesta "Ground Zero 2" della procura di Salerno, con esecuzione dei provvedimenti da parte della Guardia di Finanza della città campana. Leggi anche: Lieto a La Vita in diretta, panico nel Movimento 5 Stelle Un' inchiesta che ha portato in manette 7 persone tra giudici tributari e imprenditori delle province di Avellino e Salerno. Un nome spicca tra tutti, quello di Casimiro Lieto, autore della Rai la quale, incalzata da Michele Anzaldi (Italia Viva), ha subito fatto un comunicato in cui annuncia di avere avviato l' iter per la risoluzione del contratto di collaborazione con l' arrestato. L' accusa, del resto, è pesante e dietro al gergo calcistico si nasconde il solito vecchio vizio di elargire denaro per ottenere favori. In una parola: corruzione. Stavolta la mazzetta è stata pagata per aggiustare una sentenza su un ricorso da 35 milioni di euro presentato da un imprenditore dell' Agro nocerino sarnese. L' indagine "Ground Zero 2" altro non è se non la seconda tranche di una precedente inchiesta che aveva portato agli arresti 14 persone sempre per corruzione in atti giudiziari. Alcuni indagati, in sostanza, avrebbero "cantato" e svelato ulteriori episodi corruttivi. Sono così partite le intercettazioni che coinvolgono un giudice tributario non togato, un segretario della commissione tributaria provinciale, altre cinque persone tra cui Lieto, 56enne nativo di Avellino, ideatore e produttore con la Rai di trasmissioni famose come "La Prova del Cuoco", con la conduzione di Elisa Isoardi (completamente estranea alla vicenda), e "La Vita in Diretta", attualmente autore della trasmissione "La Domenica Ventura". Lieto, che in passato è stato socio di una delle emittenti storiche avellinesi, ed è considerato vicino alla Lega al punto che era nella rosa dei papabili per la direzione di Rai2, è accusato di concorso in corruzione. Dall' ordinanza emessa dal gip Pietro Indinnimeo, l' autore Rai si era messo d' accordo con Antonio Mauriello, ex giudice tributario e attualmente membro del Consiglio nazionale della giustizia tributaria a Roma, per dare un posto di lavoro a Franco Spanò, figlio di Fernando, presidente della IV sezione del Consiglio tributario regionale di Salerno. I tre, Lieto, Mauriello e Spanò padre, «si accordavano per la corresponsione di un' utilità, consistente nell' individuazione e messa a disposizione, a favore di Fernando Spanò di un posto di lavoro a beneficio del figlio al fine di pilotare l' iter procedimentale e condizionare favorevolmente l' esito di un procedimento tributario di 229.086 euro afferente...Casimiro Lieto, definito in secondo grado, con esisto favorevole al contribuente nel corso dell' udienza del 27 giugno 2017, con sentenza numero 6641/17 depositata in data 14 luglio 2017». Le intercettazioni documentano le accuse. «Ma io lo sapevo che lo poteva fare solo un presidente 'sto gol», dice Lieto a Mauriello, mentre annuncia trionfante: «È arrivato il dispositivo». Poi, sempre al telefono: «È quindi un gollone, un gollone». Non solo. Nell' interrogatorio del 17 giugno 2019, Spanò ha dichiarato: «Mauriello ha più volte ostentato rapporti e contatti con esponenti apicali della Lega». Quanto all' assunzione del figlio, il giudice ha spiegato: «Avevo sempre il problema legato alla ricerca di un' occupazione remunerativa per mio figlio Franco, le cui precarie condizioni economiche, sono state la causa principale per la quale mi sono trovato coinvolto in tale vicenda illecita». Il sistema scoperto dalla Finanza era «consolidato» e «sembrava essere unicamente la punta di un iceberg ben più profondo». di Brunella Bolloli

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