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Enrico Ruggeri, vergogna in diretta durante Un giorno da raccontare: "Fascista, non puoi"

Giulio Bucchi
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Vergogna in diretta contro Enrico Ruggeri. Il conduttore e cantautore ha debuttato su Raiuno con Una storia da raccontare, dedicata all'immenso Fabrizio De Andrè e prima tappa di un percorso in tre puntate che vedrà "monografie" anche su Lucio Dalla e Lucio Battisti. Bene, mentre lo show andava in onda su Twitter è scoppiato un dibattito tra i telespettatori: molti hanno criticato viale Mazzini per aver scelto un cantante "non di sinistra" (uno dei pochi ad ammetterlo) per celebrare un mito dei "progressisti". Qualcuno ha addirittura additato Ruggeri di avere simpatie per il fascismo. Storie vecchie come il punk, di cui Ruggeri giovanissimo è stato uno dei più importanti interpreti in Italia.  Leggi anche: "Cazz*** qui non mi chiamano più". Ornella Vanoni fuori controllo, gelo in diretta Polemiche ridicole, che dimenticano peraltro come la musica di Faber non abbia colore nella sua totale anarchia e irriverenza, trasversale e decisamente estranea a beghe di partito. Ma si sa, a sinistra tutto deve essere incasellato in "bene" contro "male", e Ruggeri (che anarchico lo è davvero) finisce inevitabilmente nel calderone. Chissà come avranno accolto i dati di ascolto i suoi detrattori: Una storia da raccontare ha raccolto un ottimo 21,1% di share, con 4,147 milioni di telespettatori nella prima serata vinta ancora una volta da Tu si que vales su Canale 5 (5,4 milioni e 29,5%). Che siano tutti sovranisti?

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