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Sanremo 2020, Maurizio Costanzo all'attacco: il grave errore che pesa sull'ultima kermesse

Davide Locano
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Avevo preso appunti durante il 70° Festival di Sanremo. Poi li ho persi. D'improvviso li ho ritrovati. Avevo scritto che era molto bella la scenografia di Gaetano Castelli, tutta sul blu. Che mi sembrava ottima la partecipazione di Fiorello, di Amadeus e di Benigni. Che ero contento che si fossero riuniti i Ricchi e Poveri e altre amenità. Ad una cosa, però, ancora penso: al 70° anniversario, non era il caso di invitare, anche solo per qualche minuto, Pippo Baudo, che di Festival ne ha diretti e presentati tredici? Leggi anche: Sesso, Morgan e famiglia: le confessioni di Achille Lauro dopo Sanremo 2020 Ho già scritto, ma ripeto, che è bella l'iniziativa di far nascere, con il 34, un canale televisivo interamente dedicato al cinema italiano. Ho rivisto e sto rivedendo pellicole che pensavo di non vedere più. Ho ritrovato un grande Vittorio Gassman, ma anche Amedeo Nazzari e persino Alvaro Vitali. A questo proposito, solo dopo anni ho capito perché quei film funzionavano e la gente li vedeva. Perché erano ben costruiti, c' era un po' di sesso strisciante e Alvaro Vitali era divertente. Ne parlerò, ma intanto segnalo che, ieri sera, su Raiuno, alle 21.25 è andato in onda la versione televisiva dello spettacolo teatrale di Giorgio Panariello, Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni. Questo spettacolo ha riempito i teatri di tutta Italia, ottenendo molto successo. Costantino della Gherardesca è, ancora una volta, alla guida di Pechino Express, incurante del coronavirus. Ne parleremo quando il viaggio avrà messo da parte qualche tappa. di Maurizio Costanzo

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