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Massimo Giletti e Non è l'arena, "la preoccupazione cerchiamo di farcela passare". La7, quello che non si può dire

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Non è sereno il clima in casa La7. L'apprensione per Massimo Giletti è palpabile. Il conduttore di Non è l'Arena, come noto, è finito sotto scorta a causa delle minacce ricevute dai boss mafiosi per le sue inchieste a tamburo battente sulle scarcerazioni facili. Puntate a loro modo storiche, in grado di creare un terremoto politico anche al Ministero della Giustizia, con le dimissioni del presidente del Dap Franco Basentini, uomo di fiducia del ministro Alfonso Bonafede, e imbarazzi evidenti per lo stesso ministro.

 

 

 

Il commento di Andrea Salerno, direttore di La7, su Giletti è in questo senso emblematico. "Massimo ci ha regalato inchieste molto importanti, è stato eccezionale a persistere in quella direzione, a indagare sull'opacità delle scarcerazioni mafiose. Non fa piacere a nessuno essere sotto scorta: c'è l'orgoglio per chi ha fatto bene il suo lavoro, la preoccupazione cerchiamo di farcela passare».

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