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Achille Lauro dichiara guerra ad Antonio Ricci: "Perché mi fa ridere, si informi". Lo scontro sfugge di mano

Achille Lauro

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Achille Lauro era stato criticato fortemente da Antonio Ricci durante il festival di Sanremo per le sue "performance" firmate Gucci. Il "padre" di Striscia la notizia aveva infatti detto: "Non lo trovo sincero. Penso sia un ottimo prodotto di marketing, un perfetto indossatore per Gucci". Ma ora il cantante gli risponde in una intervista a FqMagazine: "Antonio Ricci fa quello che dovrebbe essere un programma di denuncia. Penso dovrebbe anzitutto informarsi e una volta che si è informato può esserci una critica. Non ho niente né contro di lui né in generale contro le critiche", ma continua Achille Lauro, "l.e polemiche che ci sono state contro di me sono state fuorvianti e avrebbero potuto anche distruggere un ragazzo sensibile, perché ci possono essere ragazzi che di fronte a un attacco mediatico fanno gesti incontrollati, io invece me ne fotto".

 

 

Quindi precisa: "Per quanto riguarda la critica sul prodotto di marketing di Gucci, mi fa ridere che si dica che io sono un modello a cui è stato messo addosso un vestito", "quindi alle persone che dicono così, non solo al signor Ricci, vorrei dire che sono stato io a presentare al direttore creativo di una casa di moda un progetto, non certamente per farmi sponsorizzare". 

 

 

Spiega: "Volevo interpretare personaggi che avessero rappresentato l’essere liberi, che con i loro gesti avessero incarnato la libertà. Ho voluto prendermi anche il rischio di non essere capito. Così il direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, che per me è uno dei più grandi visionari perché ha cambiato la moda stravolgendo i canoni, ha messo il fiocco sul mio progetto".

 

 

Come lui, conclude Achille Lauro, "cerco anche io di stravolgere le regole della musica, fottendomene di tutto e andando incontro al rischio di perdere tutto, perché altri artisti sono attaccati alla loro strada, io invece non ho paura di perderla. Quindi alle persone dico di informarsi, perché non è stata una operazione di marketing e tecnicamente non avevo nessun vestito commerciale, destinato alla vendita, addosso".

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