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Pippo Baudo, Silvio Berlusconi e il ritorno in Rai: "Sennò muori": retroscena inquietante dal cimitero

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Pippo Baudo ha concesso una lunga intervista a Il Giorno, piena di retroscena e aneddoti sulla sua lunghissima carriera. Il famoso presentatore televisivo ha appena compiuto 85 anni, molti dei quali passati davanti alle telecamere della Rai. Anche se c’è stata una breve parentesi a Mediaset, che Baudo definisce ancora oggi il più grande errore della sua vita: “Sono grato a Berlusconi che mi offrì un contratto così incredibile che fece arrabbiare anche Mike Bongiorno. Feci Festival con Lorella Cuccarini e Gaspare e Zuzzurro. Fu un enorme successo, ma avevo nostalgia della Rai”. 

 

 

“Ogni volta che finiva una puntata, pensavo: alla Rai è un’altra cosa - ha confidato Baudo - parlai con Berlusconi e gli chiesi di lasciarmi andare. Lui capì il mio stato d’animo e acconsentì. ‘Mi devi pagare una penale’, mi disse. Pretese il palazzetto che avevo comprato al Palatino. E glielo diedi, compreso il bar che stava al piano terra. Ma il brutto fu che la Rai non mi cercava”. Baudo ha svelato a Il Giorno che passava le giornate ad attendere invano una chiamata che non arrivava mai da viale Mazzini. Questo perché Biagio Agnes, allora direttore Rai, aveva sentenziato che Pippo non sarebbe mai più tornato dopo il “tradimento” con Mediaset. 

 

 

Invece lo richiamarono: “Sa come andò? Per la ricorrenza dei Morti Biagio Agnes tornò al suo paese, Serino. Mentre depositava i fiori sulla tomba dei genitori, gli si avvicinò una donna che gli disse: ‘A' da torna' Pippo Baudo, sennò muori’. Così lui mi chiamò e mi chiese se avevo qualche parente a Serino. Gli risposi che non sapevo nemmeno dell'esistenza di quel paese. Allora mi disse: ‘Siccome non voglio morire, torna alla Rai’. Quando gli feci vedere la copia del contratto con Berlusconi, rimase trasecolato. ‘Hai rinunciato a tutti questi soldi?’, mi chiese. ‘L'ho fatto per amore’, gli risposi”. 

 

 

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