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Mare Fuori, lo sfogo di Carolina Crescentini: "Troppo ses***"

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"Se sono necessarie le faccio, ma a volte non servono a niente": Carolina Crescentini, una delle protagoniste della fiction Rai "Mare Fuori", ha parlato così delle scene di sesso sul piccolo e grande schermo. "Tra gli sceneggiatori talvolta prevale l’'effetto Boris', del tipo: che gli facciamo fare? Famoli sco**, così, de botto!". Questo il "vizietto" degli sceneggiatori italiani secondo l'attrice, che ne ha parlato martedì sera a Belve, la trasmissione condotta da Francesca Fagnani su Rai 2.

 

 

 

"Nella seconda stagione di 'Mare fuori' ci sono due latitanti. Io e il comandante li perdiamo e pensiamo bene di dargli ancora più tempo andando a letto insieme", ha raccontato poi la Crescentini. L'attrice, comunque, ha rivelato che non si fa problemi a girare quelle scene, anche perché lei sul set è il "soldato Carolina", non Carolina. Il tema sollevato dalla Crescentini ha già fatto discutere parecchio negli Stati Uniti. Basti pensare alle critiche degli attori della nota serie tv "Game of thrones", costretti a scene di sesso molto spinte e talvolta gratuite. 

 

 

 

A difendere la categoria degli sceneggiatori è Francesco Arlanch, penna delle serie tv "Doc" e "Blanca", che alla Stampa ha detto: "Nelle fiction italiane la linea romantica è praticamente obbligatoria, pertanto una delle sfide principali è proprio riuscire a estenderla su tutto l’arco degli episodi. Nel momento in cui i due protagonisti consumano, la tensione romantica cala. Quindi mandarli a letto non è certo un riempitivo, ma un punto di non ritorno". E ancora: "Sarebbe una scorciatoia autolesionista e non credo proprio che firme talentuose come quelle di 'Mare Fuori' commetterebbero un errore del genere".

 

 

 

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