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Myspace, radio e siti internet, Sanremo si fa virtuale

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Una vetrina sul web pubblicizza le produzioni musicali

Albina Perri
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Mentre le telecamere puntano sulla passerella dell'Ariston, allo Yacht club poco distante qualcuno si è organizzato un network di 160 radio per offrire visibilità a un gruppo che celebra chi scrive i testi delle canzoni. Marco Melis, un passato a Radio Due con la cricca di Marco Baldini e Fiorello, è riuscito a dotare la selezionata rassegna di parolieri di un megafono considerevole: le emittenti prelevano gratuitamente i brani da un sito internet predisposto da Melis, www.melisland.eu. In breve tempo si è arrivati a 160. Un aiuto considerevole al Festival degli autori è dunque arrivato dal web, spendendo cifre ridicole rispetto al fratello maggiore condotto da Antonella Clerici. E non solo in questo caso: le partecipazioni al Festival infatti vengono raccolte tramite le richieste che arrivano dagli autori di testi musicali, ma soprattutto attraverso la ricerca che gli organizzatori svolgono sul portale Myspace. “Il mio spazio” garantisce a chiunque, il servizio è gratuito, una piccola vetrina sul mondo di internet per pubblicizzare le proprie produzioni musicali. E gli esperti del settore come Ermanno Croce, direttore artistico del Festival, lo sanno bene. Così scavano in questa miniera di probabili artisti non senza qualche difficoltà: “Quando vedo qualcuno che sembra interessante – spiega Croce - gli mando una mail spiegandogli cosa penso delle sue canzoni e lasciandogli il mio numero di cellulare. Già vedendo il numero diretto del direttore artistico molti sono diffidenti, ma poi se vengono qui tornano sempre anche perché noi non li illudiamo: se pensiamo che sia meglio per loro dedicarsi ad altro glielo diciamo”. Tra questi c'è anche chi arriva dagli Stati Uniti apposta, o chi torna a casa giusto per il compleanno della figlia e si scapicolla per non perdere altre ore della manifestazione. Il gruppo che si è messo in testa di costruire artisti pensando solo come eventualità al lucro, si appoggia anche all'esperienza di persone come Alberto Boi, fonico di Toto Cotugno e discografico con decenni di esperienza alle spalle. E su chi ci ha creduto come Dante Manzi, presidente della San Remo productions. Persone che, finiti i bagliori televisivi di febbraio, continuano a organizzare tutti i mesi campus in cui decine di autori si possono incontrare e arricchire professionalmente. Fino alla selezione finale del 21 giugno, festa europea della musica.

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