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Paolo Kessisoglu, il dramma in famiglia: "Morti a pochi mesi di distanza"

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"A pochi mesi l’uno dall’altro mi hanno salutato": Paolo Kessisoglu, attore e comico del duo Luca e Paolo, ha parlato della morte dei suoi genitori in un toccante post su Instagram qualche giorno fa. A corredo una foto in bianco e nero in cui i due si scambiano un tenero bacio. Dopo quella confessione, sono stati tanti i messaggi arrivati all'attore, come ha confermato lui stesso in un'intervista al Corriere della Sera: "Sono stato travolto dai messaggi, francamente non era pianificato. Quella che ho pubblicato era solo una delle tante immagini che ho trovato in questi mesi, dopo la loro morte. Mi sembrava talmente bella… e poi si baciavano…“. 

 

 

 

Parlando della madre, scomparsa lo scorso giugno, ha detto: "È stata una doccia fredda per tutti, aveva 77 anni. Mio papà ne aveva 83 ed è morto subito dopo Capodanno. Anche in quel caso, è stato improvviso. Io e mia sorella ci siamo ritrovati faccia a faccia con tutte le loro cose: dovevamo decidere cosa tenere, cosa buttare… stiamo facendo una seduta psicanalitica che dura da mesi”. Paolo ha spiegato che solo dopo la morte dei genitori ha scoperto cose che prima ignorava: “Realizzare che erano persone, appunto. Ho trovato trecento lettere d’amore che si erano scambiati quando mio padre faceva il militare. Ne ho letta qualcuna e sono incappato in quello che ho poi capito fosse una sorta di “scaz*o” tra loro, con mia madre gelosa perché lui le aveva detto che forse non era la settimana giusta per andarlo a trovare in caserma… vederli sotto questa luce mi ha fatto riflettere moltissimo”.

 

 

 

Nel corso dell'intervista, l'attore ha confermato ciò che si mormorava da tempo, cioè che il suo matrimonio con Sabrina Donadei è giunto al termine. “I genitori non sono macchine perfette, ma persone, come noi. Lo sto realizzando ancora di più da quando mi sto separando da mia moglie: non sono più un papà super eroe, ma il rapporto con mia figlia mi pare quasi migliorato grazie a questa consapevolezza. I miei sono stati due buoni esempi: erano persone buone. Ora incontro moltissime persone che me lo ricordano”.

 

 

 

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