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Alessandro Sallusti travolge la Bompiani in tv: "Cosa dimentica la signora"

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Volano stracci tra Ginevra Bompiani e Alessandro Sallusti. Terreno di scontro Quarta Repubblica, in onda lunedì 15 maggio su Rete 4. Qui Nicola Porro, reduce dall'intervista a Volodymyr Zelensky, introduce il tema della guerra e, più in particolare, una sua eventuale fine. A riguardo la scrittrice dice di sentirsi "parte di una grande maggioranza che la pensa come me contro la guerra. L’Ucraina ci sta minacciando dicendo che i prossimi saremo noi, se la guerra continua sarà nucleare". Di diverso parere invece il direttore di Libero. Per Sallusti "la signora insiste su Zelensky, ma se lui non avesse al suo seguito tutto il popolo ucraino, la guerra sarebbe finita dopo una settimana. Gli ucraini non si vogliono arrendere, preferiscono morire!".

 

 

Eppure le posizioni della Bompiani non sono nuove. Già su La7 la scrittrice ha più volte messo in guardia sull'esito del conflitto arrivando a dire: "La seconda guerra mondiale è finita con la bomba atomica e non coi nazisti accerchiati. Vogliamo che anche questa guerra finisca così? È un’opzione molto vicina". 

 

 

Poi, visto il caos, scatenato la Bompiani è stata costretta a precisare: "Spero di non essere considerata putinista, perché sono pacifista da prima che Putin nascesse. Siamo tutti per la pace? No, non lo siamo. Siamo tutti anche contro la fame del mondo, ma c’è qualcuno che fa qualcosa per questo problema? No. Per esempio, bisognerebbe smettere di fare la guerra in Ucraina. Questa guerra ha regalato a Zelensky una grande quantità di soldi tale che effettivamente credo che la fame nel mondo subirebbe una bella botta".

 

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