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Bizzarri, la profezia da "rosicone": "La caz*** del 2 giugno? Meloni per 300 anni"

Daniele Dell'Orco
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Se l’ignoranza non è reato, lo sfoggio di ignoranza di certo elegante non è. Il tweet di Michela Murgia che sostiene che durante la parata del 2 giugno si sia celebrato a suon di saluti romani il ritorno del fascismo al governo e l’elogio della X Flottiglia Mas contiene un peccato originale grande come una casa: «Se il senso del video non fosse chiaro, cercate “X flottiglia Mas” su Wikipedia». Ecco, citare Wikipedia, che pure non è di per sé una fonte di sapienza inappuntabile, è un autogol pazzesco perché da un lato tratta da scemi gli utenti colpevoli di non scomodarsi nemmeno a cliccare sulla enciclopedia online per comprendere il rischio nero che Murgia e compagni millantano da anni, dall’altro dimostra che la prima a dover usare “almeno” Wikipedia dovrebbe essere proprio lei.

Per farla breve senza dover spiegare nuovamente l’ovvio, di fronte alle più alte cariche dello Stato non si è celebrato né il fascismo né la X Mas della Repubblica Sociale Italiana, bensì la “Decima” della Marina Militare del Regno che ha operato fino al 1943 e che è il precursore degli incursori di Marina del Comsubin. Non paga del sontuoso scivolone, Murgia, per rispondere alla valanga di critiche che le sono piovute addosso, ha rincarato la dose con un video sui social in cui su arrampica su un K2 fatto di specchi.

GAFFE E POLEMICHE «Io sono un’antimilitarista, ma non vuol dire che odio i militari. Vuol dire che sono cittadina di uno Stato che nella sua Costituzione ripudia esplicitamente la guerra. C’è scritto lì. Tutti dovrebbero essere antimilitaristi. Trovo privo di logica celebrare la nascita di una democrazia facendo mostra dell’apparato bellico, perché è la stessa cosa che fanno le dittature. Le forze armate ce l’hanno già la loro festa: è il 4 novembre. Il 2 giugno è invece la festa di tutti i cittadini e le cittadine e sarebbe bello se un Paese civile e in pace facesse sfilare le migliori espressioni della sua vita democratica». «Io», prosegue, «ho un sogno: immaginatevi i vostri figli che un giorno ai Fori Imperiali vi chiedono “mamma chi sono quelli che aprono la parata?” e voi poteste rispondere: “sono gli artisti, i medici, gli insegnanti, i giornalisti. Immaginate che lezione di civiltà ne verrebbe fuori mentre in cielo volano gli aquiloni e non i cacciabombardieri». 

 


Il suo sogno potrebbe esaudirlo anche domani prendendo la cittadinanza del Costa Rica, che un esercito non ce l’ha, e lasciando quella della Repubblica Italiana che la sua libertà, la sua sicurezza e la sua indipendenza le mantiene anche con le armi, al pari di tutte le altre Nazioni evolute del mondo (non solo le dittature) che spendono miliardi in Difesa e le sue forze armate le ringraziano soprattutto quando non servono. Se vive in pace è anche grazie a chi per quella pace sarebbe pronto a dare la vita. Nella seconda parte del video, la Murgia il nodo centrale della sua gaffe comunque lo tocca: «Quei gesti si sono svolti davanti al palco d’onore dove il senatore La Russa, che ha il busto di Mussolini in casa, ha risposto con il segno della vittoria. Sono io ignorante o è stato La Russa a strumentalizzare la sequenza lasciando intendere che il significato fosse un altro?». Sì, è lei a strumentalizzare visto che i gesti, i saluti e le urla di battaglia si fanno tutti gli anni uguali a prescindere che sul palco d’onore ci sia un presidente del Senato di Fdi, Pd, Lega o 5Stelle. Ma loro pur di accusare il governo e diffondere “velavevodettismo” sono pronti a tutto.

SFOTTÒ DAI DEM
L’unico ad andarle in soccorso è stato Roberto Saviano, che sempre su Twitter (il social preferito dai radical chic sganciati dalla realtà) ha confermato la lettura folle, quella cioè dell’omaggio ai reduci repubblichini che avevano il compito di «rastrellare partigiani». Per il resto, per una volta pernacchie sonore sono arrivate anche e soprattutto da sinistra: «L’ennesima prova che con avversari così (la destra, ndr) governerà trecento anni», scrive Luca Bizzarri; «Una fake», dice l’ex ministro dem Lorenzo Guerini; «Murgia è la migliore alleata dei fascisti», twitta Filippo Rossi; «Mia nonna ha alzato il braccio dal salumiere», ironizza Tommaso Cerno; «Accusa assurda», argomenta il giornalista di Repubblica Massimiliano Coccia, ritwittato dal ministro Crosetto. Forse dopo anni, purtroppo per la destra, che gli inadeguati di sinistra facciano solo un favore politico ai loro avversari lo stanno capendo tutti. 

 

 

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