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Mollicone zittisce il grillino: "Due schiaffi, niente interrogatorio"

Claudio Brigliadori
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«Vi prego, se cominciamo così come finiamo?«. Le previsioni del tempo in studio a Coffee Break, su La7, volgono al peggio: temperature bollenti e grandinate politiche violentissime. Al padrone di casa Andrea Pancani serve poco o nulla implorare la tregua ai due contendenti. Da una parte Federico Mollicone, combattivo esponente di Fratelli d’Italia. Dall’altra Riccardo Ricciardi, deputato che Giuseppe Conte ha designato tra le voci in tv del Movimento 5 Stelle.

 

 

 

Pronti via, i due sono chiamati a confrontarsi su quanto accaduto nelle ultime ore in aula, a partire dal voto di sfiducia contro la ministra del Turismo Daniela Santanchè proposto proprio dai grillini e appoggiati dal Pd. Azione e Terzo Polo non hanno partecipato e il risultato è che le opposizioni, come previsto e come prevedibile, si sono schiantate.

 

"Da te non mi faccio interrogare". Mollicone-Ricciardi, guarda il video della rissa a La7

 

E Mollicone gode: «Ieri avete preso due schiaffi in Parlamento. Uno sulla mozione di sfiducia che è stata bocciata, mentre sulla maternità surrogata siete stati ridicoli». Di fronte all’incalzare del collega grillino, che non ci sta, Mollicone protesta: «Gli interrogatori li fanno i magistrati, io non mi faccio interrogare da lei. Fallo a qualcun altro l’interrogatorio».

 

 

 

«La Santanchè ha mentito o no?», ripete Ricciardi, con Mollicone che taglia corto: «La mozione è stata bocciata, è stato un fallimento». Carlo Calenda ha criticato i 5 Stelle per la scelta di tentare la spallata alla ministra, che avrebbe inevitabilmente compattato la maggioranza. «Io non è che prendo lezioni da Calenda su come si fa politica, uno che doveva fare un partito e dopo un mese l’ha buttato all’aria. Calenda le lezioni le dia a se stesso». No, a sinistra non tirerà una bella aria ancora a lungo.

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