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Bocchino all'attacco in tv: "Giambruno unico giornalista senza libertà di parola"

Italo Bocchino

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Italo Bocchino ospite a L'aria che tira Estate su La7, nella puntata del 30 agosto difende Andrea Giambruno, compagno della premier Giorgia Meloni, dopo le sue parole sui recenti stupri. "In Italia siamo 15mila giornalisti professionisti e certa stampa sta sostenendo la tesi che 14.999 di noi hanno diritto di esprimersi ma Giambruno no. È l'unico giornalista a non avere libertà di parola in Italia", sottolinea il direttore de Il Secolo d'Italia. "Giambruno non ha detto che se la vanno a cercare", osserva ancora Bocchino, "ma quello che anche io dico alle mie figlie, quello che un padre o una madre di famiglia dice ai propri figli. Ha detto una cosa di buon senso". 

Qui l'intervento di Italo Bocchino a L'aria che tira Estate

 

 

"Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti - non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo - però se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche" perché "poi rischi, effettivamente, che il lupo lo trovi". È questa la frase pronunciata da Giambruno, giornalista di Rete 4, durante la puntata di Diario del giorno sulla quale è scoppiata la polemica, che si riferiva ai recenti casi di violenza sessuale come quello avvenuto a Palermo. "Meloni e a Mediaset prendano le distanze", ha tuonato il Movimento 5 Stelle. "Ripugnante e offensivo", è l’attacco del Pd. "Studi prima di parlare", l’invito di Alleanza Verdi e Sinistra. L’attenzione va posta sui "carnefici", non su "come devono comportarsi le vittime" è il filo che unisce le critiche.

 

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