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Fedez, il guaio è enorme: perché rischia sei anni di carcere

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Non c'è pace per Fedez. Appena uscito dall'ospedale il rapper deve fare i conti con un nuovo guaio giudiziario. Il motivo? Il gip di Roma ha disposto l'imputazione coatta nei confronti dell'artista accusato di calunnia ai danni del Codacons. Lo fa sapere la stessa associazione consumatori aggiungendo che la vicenda "è quella legata a una fake news creata ad arte dal rapper nel 2020 per screditare il Codacons diffondendo dei contenuti sui social network nei quali accusava l'associazione di aver pubblicato sul proprio sito un banner ingannevole relativo ad una raccolta fondi sul coronavirus".

E ancora, sempre nella nota, viene aggiunto che il provvedimento "rileva, dai banner presentati agli atti e dalla lettura degli stessi, che non vi sia alcuna pubblicità ingannevole, rilevando che nei banner si faceva esplicito riferimento al supporto del Codacons per la battaglia dei cittadini sul Coronavirus, rilevando, appunto, che tale è l'oggetto e la destinazione dell'associazione". Il giudice, prosegue la nota, "ritiene che emergono gli elementi strutturali del delitto di calunnia in capo al Lucia (Fedez, ndr), ritenendo sorretto anche l'elemento soggettivo anche alla luce dei tempi con i quali il Lucia si determinava a sporgere querela nei confronti del Codacons".

 

 

D'altronde, tra l'associazione e il rapper i dissapori non sono nuovi. Da tempo è in corso una "faida" fatta di esposti incrociati. Un esempio? In passato il Codacons ha denunciato Fedez in merito alla raccolta fondi avviata dai Ferragnez e "che portò alla sanzione dell'Antitrust verso Gofundme per pratiche commerciali scorrette". Ad oggi però l'accusa è pesante e rischia di costare a Fedez fino a 6 anni di reclusione, così come previsto dal nostro ordinamento. 

 

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