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Vasco Rossi, la lettera: "È il nonno di mia moglie l'uomo a cui deve il nome"

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Vasco Rossi. Un nome e un cognome entrati nella leggenda della musica e nell'immaginario comune di ogni italiano. In una recente intervista al Corriere della Sera, il rocker di Zocca ha confessato che il nome Vasco ha una storia molto particolare. Non si tratta, infatti, di un nome di famiglia ma "è il nome del compagno di prigionia di mio padre che gli salvò la vita". Il cantautore italiano ha raccontato tutta la storia relativa alla scelta del padre: "Gli americani bombardarono il lager, lui cadde in una buca, questo Vasco lo tirò su di peso e papà gli disse: se un giorno avrò un figlio, lo chiamerò come te. Mio padre teneva un diario. L’ho riletto da poco".

E, forse, questo famoso Vasco che salvò la vita al padre del rocker, ora ha anche un cognome. Vasco Zambon, classe 1918. A rivelarlo è un lettore del Corriere che, vedendo l'intervista, ha riconosciuto nella storia del padre di Vasco Rossi quella del nonno di sua moglie. "Dopo l’Armistizio venne mandato in Germania, dove trascorse gli anni rimanenti in un campo per soldati prigionieri. (...) Per qualche tempo rimase in contatto con un suo compagno di prigionia dell’Emilia".

 

 

Proprio l'uomo raccontò di essersi salvato allo stesso modo del padre del cantante: "Vasco non amava molto raccontare le vicissitudini di quei mesi, ma sappiamo che si salvò da un bombardamento alleato, alla fine della guerra, grazie a una buca. Non fece menzione di aver salvato qualcuno, ma se fosse successo non è detto che lo avrebbe confidato. Era umile, poco incline a vantarsi". Come fa notare l'uomo, Vasco non è un nome così comune e le storie sono molto simili. Chissà che sia stato proprio quel Vasco Zambon a ispirare il nome della leggenda della musica italiana.

 

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