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Addio Luca Giurato: la frase con cui Gianni Agnelli gli cambiò vita e carriera

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Addio a Luca Giurato: il giornalista è morto a 84 anni, stroncato da un infarto fulminante che lo ha colpito a Santa Marinella, dove stava godendosi gli ultimi giorni di vacanza insieme alla moglie. Muore uno dei volti più celebri della Rai e del giornalismo italiano, l'uomo delle gaffe - di cui parlò sempre con profonda ironia - e dell'aggettivazione esagerata, l'uomo del superlativo.

Adorato dal pubblico, da qualche tempo aveva abbandonato la vita pubblica, dopo dieci edizioni alla conduzione di UnoMattina tra il 1994 e il 2008: mai nessuno fu longevo come lui alla conduzione del programma. Un giornalista, Luca Giurato, che fece una carriera eccezionale: divenne nazional-popolare grazie alla sola edizione di Domenica In che condusse al fianco di Mara Venier, salvo poi abbandonare il programma nonostante lo strepitoso successo proprio per non deviare in modo troppo marcato e profondo rispetto alla via del giornalismo.

Ma nella carriera di Giurato c'è uno snodo fondamentale: il passaggio dalla carta stampata alla tv, dietro al quale ci fu lo zampino di Gianni Agnelli. Dopo Paese Sera, Giurato finì nella redazione de La Stampa, il quotidiano di Torino di cui l'avvocato era editore: prima inviato speciale, dunque notista politico. Nel 1986, però, ecco presentarsi la possibilità di entrare a Viale Mazzini. "Biagio Agnes, presidente della Rai - ricordava Giurato -, mi aveva chiamato per dirigere il Gr1. Secondo le regole non scritte doveva spettare al Psdi. L’allora segretario Nicolazzi disse: Non è dei nostri ma noi rinunciamo alla nostra casella".

 

Ma la spinta definitiva, come detto, arrivò da Agnelli, che lo convinse a tentare l'avventura che lo avrebbe reso un personaggio famoso e amato in tutta Italia. "Senta, facciamo una cosa: se si trova bene, auguri. Se non si trova bene, torni quando vuole", gli disse l'avvocato quando Giurato ancora tentennava nel decidere se tentare il salto dalla carta alla tv. Parole che lo convinsero. E il viaggio è stato senza ritorno: da quel giorno e fino al termine della sua carriera, la televisione fu la casa di Luca Giurato, una casa in cui ha scritto pezzi di storia del nostro Paese, tra molte risate e una professionalità rara e indiscutibile.

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