”Cornuti e mazziati”?. No, per ora ad essere “mazziato” è chi le corna le ha messe. E vediamo perché. «Buongiorno passeggeri speciali dal sorriso meraviglioso e gli occhi spaccanti, avete scaricato l’app?». È così che una compagnia conosciuta per l’incubo dei bagagli a mano (stavolta me lo faranno passare?) e per il check in che costa caro se ci si dimentica di farlo online si è presa gioco di Raoul Bova. Come? Facendosi pubblicità su “X” con una frase estrapolata dall’audio che l’attore ha inviato all’influencer Martina Ceretti e finito sulla bocca di tutti per via di Fabrizio Corona. Non solo.
C’è pure una società calcistica di prestigio come il club Napoli che, forte dell’ironia partenopea, prendendo a prestito parte dell’audio privato dell’attore, su Tik Tok ha pubblicato un video per salutare l’arrivo dal Manchester City di Kevin De Bruyne. Video subito rimosso. Insomma, pubblicità a costo zero cavalcando l’onda delle crisi che intorno ai 50 anni colpiscono gli uomini. E non importa se l’uomo in questione sia un attore bello e desiderabile, un uomo, insomma, che non “deve chiedere mai”.

Ora, non si sa chi, e perché, abbia deciso di prendersi gioco del protagonista di una vicenda che sta togliendo un po’ di polvere alla cronaca rosa, aggiungendo un pizzico di giallo in questa strana estate che non ha nemmeno un tormentone su cui poter contare. Di certo c’è che il club Napoli di Aurelio De Laurentis e l’irlandese Ryanair potrebbero finire in tribunale, sul banco degli accusati. I legali di Bova, infatti, hanno fatto sapere che l’attore li vorrebbe trascinare in un’aula di giustizia per aver «strumentalizzato a fini ironici e promozionali i suoi messaggi vocali privati». E via con una doppia causa civile.
Ma i grattacapi per il protagonista anche della prossima stagione tv di Don Matteo (chissà cosa gli direbbe nel confessionale) non finiscono qui. Di tempo (e soldi) con gli avvocati ne dovrà spendere un bel po’ per vedersi riconosciuta da un lato la violazione della privacy, dall’altro per minimizzare al massimo i danni con la spagnola Rocìo Muñoz Morales, fino a poche settimane fa compagna di vita (ma c’è chi dice che erano in crisi da anni) e madre di due dei suoi figli (altri due li ha avuto dal primo matrimonio con Chiara Giordano, figlia della più famosa avvocata matrimonialista Annamaria Bernardini De Pace), ora nemica per la vita. E poi c’è il capitolo sulla tentata estorsione con una inchiesta già aperta.
Raoul Bova, Martina ascoltata sugli audio: qualcosa non torna
Si ingrossa la vicenda che vede coinvolto Raoul Bova. È stata infatti ascoltata dagli investigatori Martina Ceret...Alla vigilia della bufera mediatica, Bova si è rivolto alla giustizia dopo essere stato ricattato con decine di messaggi anonimi in cui gli veniva chiesto un “regalino” per non vedersi sputtanato con gli ormai famosi audio in cui si rivolge alla Ceretti «dal sorriso meraviglioso e gli occhi spaccanti». Audio ricattatori, sappiamo, che lui ha consegnato alla Polizia postale prima ancora che tutto venisse a galla. Audio che, come confessato dalla stessa Ceretti - pare presa da una morsa di voglia di popolarità - è stata lei stessa a consegnare al suo amico, che è qualcosa di più di un amico ma non certo un fidanzato, tale Federico Monzino, pr milanese. Insieme, hanno deciso di inviare gli audio non ad uno qualunque, ma a quel Fabrizio Corona che sulle corna altrui ci ha costruito una carriera. E a nulla sono valsi i tentativi di Ceretti e Monzino di fermare l’ex re dei paparazzi una volta consegnato il materiale scottante. Figuriamoci.
Raoul Bova-Ceretti, altri messaggi-choc: "Sei in un casino, fai il bravo"
Un ricatto sessuale in piena regola, con intercettazioni di una sim spagnola e un’indagine per tentata estorsione ...Resta apertissima la questione sull’autore dei messaggi ricattatori inviati all’attore romano che oggi ha 53 anni. Il pr milanese, primo indiziato, fa sapere che non c’entra nulla tramite il suo avvocato, Sirio Serafinelli: «Federico Monzino ha preso le distanze dai messaggi inviati a Raoul Bova, affermando di non essere lui l’autore, e dice di aver inoltrato chat e messaggi audio dell’attore a Fabrizio Corona e che la sua amica Martina Ceretti ne era a conoscenza». Sul caso, sappiamo, si indaga per tentata estorsione e da ieri anche per ricettazione e violazione della privacy. Il cellulare di Monzino è stato sequestrato dalla polizia postale e il 29enne è stato ascoltato «come persona informata sui fatti» e « non ha ricevuto nessuna informazione di garanzia», aggiunge il legale. Di certo c’è che l’amicizia che è qualcosa di più di una amicizia ma non certo un fidanzamento tra Monzino e Ceretti si è rotta. Lei è sparita e non risponde ai messaggi del pr milanese.