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Otto e Mezzo, Giuseppe Conte bocciato sullo stato d'emergenza: "Sarò brutalmente franco", Gruber spiazzata

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A Otto e Mezzo si parla dello stato di emergenza che Giuseppe Conte intende prolungare almeno fino al termine di gennaio. Lilli Gruber si avvale della presenza dell’infettivologo Massimo Galli per analizzare questa decisione del premier: “In una situazione del genere è assolutamente legittimo, se poi però si aprono le discoteche o si decide che le elezioni vanno fatte comunque, allora probabilmente non è più uno stato di emergenza. Mi scusi se sono brutalmente franco, però determinati segnali non sono consoni ad uno stato di emergenza vero, che dovrebbe mantenere solo le attività indispensabili per il funzionamento del Paese”.

 

 

Insomma, per dirlo con le parole di Galli l’emergenza non può essere “un po’ sì e un po’ no”, ci vuole chiarezza anche perché la situazione sembra mettersi di nuovo male: nelle ultime 24 ore sono stati registrati più di 2.500 nuovi casi, non accadeva dal 24 aprile, quando l’Italia era ancora in pieno lockdown. “Questo dato è ancora la conseguenza del rimescolamento di carte che c’è stato dopo un’estate piuttosto allegra - ha spiegato l’infettivologo - non si mette bene, non mi va di dire che siamo in ritardo di 15-21 giorni rispetto a Francia e Spagna. Mi auguro che ci si fermi prima di certe soglie che implicano dolorose chiusure”. 

 

 

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